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07.06.2017 - 22:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

24 deputati, 14 domande. "Consiglio di Stato, e ora? Come controlleremo chi lavorerà in Ticino? E le tempistiche..."

Leghisti, democentristi e una indipendente interrogano immediatamente il Governo. "Che benefici porterà l'accordo? E in merito alla lotta al dumping? Senza scordare le due iniziative"

BELLINZONA - Una raffica di domande, articolate e decise. Sono quelle che 24 deputati, in maggioranza leghisti, con tre democentristi e Tamara Merlo, indipendente seppur eletta nella lista dei Verdi, pone al Consiglio di Stato in merito all'abolizione dell'obbligatorietà della presentazione del casellario giudiziario per ottenere i permessi G e B.

Il Governo ritiene, fanno notare Daniele Caverzasio, Amanda Rueckert, Sabrina Aldi, Fabio Badasci, Omar Balli, Boris Bignasca, Bruno Buzzini, Felice Campana, Michele Foletti, Gianmaria Frapolli, Michele Guerra, Lelia Guscio, Ivano Lurati, Silvana Minoretti, Mauro Minotti, Maruska Ortelli, Massimiliano Robbiani, Paolo Sanvido, Giancarlo Seitz, Andrea Zanini (Lega), Gabriele Pinoja, Tiziano Galeazzi, Lara Filippini (UDC) e Tamara Merlo (Indipendente), che dall'accordo fiscale il Ticino otterrà dei benefici.

Essi però, scrivono, "non si concretizzeranno né con la firma dell’accordo né con la sua ratifica, bensì con l’entrata in vigore delle misure in esso previste". Dal momento della firma dell'accordo a quando i suddetti benefici verranno ottenuti passeranno anni, mentre la misura del casellario viene abolita istantaneamente. Si poteva, lamentano i 14, quanto meno abolirla al momento dell'entrata in vigore.

Ma i dubbi sono molti, al di là della tempistica. Per esempio,presentare il documento resterà facoltativo, ma a che pro procurarselo, per uno straniero? E a questo punto, cosa ne sarà delle due iniziative del Gran Consiglio? Come si farà a verificare le credenziali di chi vuole venire in Ticino a lavorare?

Sono solo alcuni dei quesiti. Ecco la lista completa:

"1. Quali sono le valutazioni che hanno fatto in modo che la maggioranza del Consiglio di Stato prediligesse fissare la sospensione dell’obbligatorietà di presentazione dell’estratto al momento della firma anziché all’entrata in vigore dell’accordo?

2. Secondo le valutazioni della maggioranza del Consiglio di Stato, quanti anni passeranno dalla firma dell’accordo alla sua entrata in vigore al concretizzarsi dei benefici supposti?

3. Quali sono le tappe dello scadenzario elaborato dal Consiglio di Stato dal momento della decisione della sua maggioranza al momento in cui i benefici supposti dal Consiglio di Stato siano godibili dal Cantone?

4. Quali sono le misure che la maggioranza del Consiglio di Stato ha elaborato, affinché la perdita nel settore della sicurezza e dell’ordine pubblico sia compensata?

5. Quali sono le maggiori risorse che la maggioranza del Consiglio di Stato intende mettere a disposizione dell’Ufficio della migrazione per effettuare le verifiche di sicurezza sui richiedenti?

6. Quali sono le risorse previste che la maggioranza del Consiglio di Stato metterà a disposizione dell’Ufficio della migrazione affinché i ritardi nell’evasione delle pratiche non abbiano ad aggravarsi?

7. La maggioranza del Consiglio di Stato non ritiene che vi sia un aumento considerevole di richieste di permessi B, basati su dimore fittizie?

8. Quali sono i mezzi supplementari che la maggioranza del Consiglio di Stato darà all’Ufficio della migrazione per combattere abusi nell’ambito delle probabili dimore fittizie?

9. Secondo la maggioranza del Consiglio di Stato, quali sono i benefici concreti (e non supposti) che l’entrata in vigore dell’accordo porterà al Ticino?

10. In che modo l’entrata in vigore dell’accordo contribuirà concretamente alla lotta al dumping salariale?

11. A quanto ammonta il supposto gettito fiscale generato dall’entrata in vigore dell’accordo?

12. In che modo la firma dell’accordo garantisce che l’Italia garantisca concretamente la reciprocità ai lavoratori svizzeri e alle ditte ticinesi che vogliono operare sul loro territorio? Quali sono le garanzie che la maggioranza del Consiglio di Stato ha ottenuto in questo ambito?

13. Secondo la maggioranza del Consiglio di Stato, perché un cittadino straniero che richiede un permesso (o il suo rinnovo) dovrebbe sottostare alle procedure burocratiche previste nel suo paese per consegnare l’estratto del casellario se questo non gli porta nessuna conseguenza sulla chance di ottenere il permesso?

14. Qual è la posizione del Consiglio di Stato in merito alle due iniziative cantonali che richiedono la presentazione sistematica dell’estratto che il Parlamento cantonale ha depositato a Berna e che, dopo la loro accettazione da parte delle competenti commissioni federali, sfoceranno in un progetto di legge federale?".

Il Consiglio di Stato, insomma, avrà il suo bel da fare a rispondere a tutte queste domande.

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