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20.09.2017 - 16:050
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Gioia liberale. Caprara, l'artefice della strategia, "ciascuna strategia comportava dei rischi, oggi sappiamo che è vincente". L'emozione di Galusero, Farinelli arriva in mattinata

Tripudio, dopo la lunga tensione, per la rappresentanza liberale ticinese nella capitale. Vitta: "è un momento importante per il Ticino, con Cassis abbiamo la possibilità di portare a Berna i nostri problemi, come il mercato del lavoro, l'immigrazione e i rapporti con l'Italia"

BERNA – Festa grande in casa PLR: la delegazione ticinese ha seguito con trepidazione e entusiasmo sempre crescente i lavori dell’Assemblea, dal primo turno già favorevole a Cassis, dove regnava l’impressione che fosse ormai fatta, anche se nessuno lo avrebbe ammesso per scaramanzia, fino alla gioia incontenibile dopo l’annuncio dell’avvenuta elezione.

Si è emozionato, Giorgio Galusero, è arrivato in mattinata Alex Farinelli, cambiando programma all’ultimo. “Ha confermato di essere una persona modesta che si vuole mettere al servizio del Paese, e l’ha dimostrato nel suo discorso”, ha detto il capogruppo, ammirato dalla modestia del nuovo Ministro federale.

Regista di tutto questo, il primo a difendere sempre e comunque la strategia della candidatura unica, anche di fronte ad attacchi, e adesso gioisce. “Ogni strategia poteva essere criticabile, il successo lo cogliamo oggi, ma sapevamo che ogni scelta avrebbe comportato dei rischi. Altre personalità potevano essere presentate accanto a Cassis, perché non mancavano di certo, ma abbiamo capito che i romandi non avrebbero mollato di un centimetro e abbiamo dunque deciso di puntare sul candidato che aveva le migliori chance di essere eletto. Sapevo che sarebbe stata una competizione molto serrata e quindi non sono mai stato tranquillo, nonostante Ignazio fosse il favorito. Non era un’elezione scontata e aver raggiunto il traguardo al secondo turno è motivo di gioia”.

Poteva essere nella lista dei candidati, invece il PLR, oggi si può dire a ragione, ha puntato solo su Ignazio Cassis. Christian Vitta era seduto assieme al Presidente del Governo Manuele Bertoli e all’emozionatissima moglie di Cassis sulle tribune di Palazzo Federale, ed è felice: “Per il Ticino è un momento importante. Con l’elezione di Cassis abbiamo la possibilità di portare a Palazzo federale la sensibilità della Svizzera italiana sui nostri problemi, molto sentiti dalla nostra popolazione… pensiamo per esempio al mercato del lavoro o all’immigrazione, ma anche ai rapporti con l’Italia”. Un tema, soprattutto quello dei frontalieri, che anche Norman Gobbi è convinto che adesso avrà maggiore attenzione nella Capitale.
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