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01.10.2017 - 16:330
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Galeazzi shock sui docenti, "stanno formando un movimento ombra di chiara matrice di sinistra. Come reagire? Togliamo il DECS al PS e diamolo a un partito di centro"

Il deputato dell'UDC è preoccupato, "da anni qualcosa cova sotto la cenere e si vuole ribellare al sistema scolastico, culturale e alla direzione del DECS. Nelle prossime elezioni, scenderanno in campo tanti docenti. E dopo la civica vedremo con La scuola che verrà..."

BELLINZONA – I docenti rischiano di diventare una potenza, e bisogna intervenire al più presto per impedirlo, arrivando persino a togliere il DECS dalle mani dei socialisti.

Tiziano Galeazzi non usa mezze misure, insomma, rispondendo al Mattino. La domanda, di per sé, era abbastanza tranquilla, riprendendo una delle grandi polemiche dell’ultima settimana: “Cosa pensa dei docenti che 'sbroccano' su Facebook contro la decisione popolare sull'insegnamento della civica? Questi comportamenti vanno sanzionati in maniera decisa oppure, come afferma qualcuno, si sta esagerando la portata dell'accaduto e le scuse dei diretti interessati sono sufficienti a chiudere la questione?”.

Il democentrista, ribadendo quanto scritto nell’atto parlamentare dove chiede sanzioni per il docente di Barbengo, ha espresso preoccupazione: “Ho l'impressione che da anni nel corpo dei docenti qualche cosa di grosso stia covando sotto la cenere. Sono anni che vi sono frizioni e la prossima, dopo la civica, sarà la 'scuola che verrà'. Non voglio fare di ogni erba un fascio, ma credo che nell’ombra si stia formando un movimento trasversale; un 'think tank' che si sta ribellando a un sistema scolastico, sociale, culturale e ovviamente alla direzione del DECS. Abbiamo visto come è stata ben orchestrata la campagna contro l'insegnamento della civica. Questo 'movimento ombra', che a mio giudizio è pericoloso perché con chiara matrice ideologica di sinistra, si sta organizzando e crescendo. Troppi i segnali evidenti. Alle prossime elezioni comunali e cantonali mi aspetto la discesa in campo di un massiccio numero di docenti”.

La soluzione? “Per rallentare questo fenomeno 'in progress', bisognerà dopo le elezioni del 2019, togliere il DECS alla sinistra. Che quest'ultimo ritorni in mano ad un partito di centro, come minimo”.
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