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23.10.2017 - 16:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Smog, servono soluzioni a lungo termine. E se lo smartphone... "Usiamo i big data per monitorare il traffico"

Marco Passalia propone di "usare i dati in anonimo per poter valutare meglio i progetti infrastrutturali: permetterebbero di visionare i diversi tipi di traffico, i mezzi usati e di analizzare dunque gli spostamenti dei cittadini". A Montreaux, per esempio...

BELLINZONA – Le misure d’urgenza, ovvero il 80 all’ora in autostrada, sono stati revocati. Il vento rende certamente meno importanti le concentrazioni di polveri fini.

Sul Fatto Quotidiano l’Assessore Verde Pubblico, Ambiente, Mobilità, Arredo Urbano, Attività Commerciali e Artigianato, Servizi Civici Enrico Fedrighini fa notare che gran parte dell’inquinamento proviene da Milano e da chi si sposta in auto. Misure d’urgenza servono a ben poco, ma ci vogliono interventi strutturali a lungo termine.

Un po’ quello che ci aveva detto Mirco Moser, dell'Ufficio dell'aria, del clima e delle energie rinnovabili del DT: l’80 all’ora è un tampone, non una soluzione.

E trovarne di incisive a lungo termine, al di là di quanto si sta già facendo, non è semplice. Il pipidino Marco Passalia ha proposto in una mozione di utilizzare la digitalizzazione crescente, e dunque i big data, per monitorare il traffico e poter di conseguenza fare previsioni.

“Il problema quotidiano della mobilità in Ticino sui principali assi di transito è ormai cosa nota e si sprecano gli appelli ad un maggior utilizzo dei mezzi pubblici per far fronte al traffico e all’inquinamento atmosferico che attanagliamo il nostro Cantone. Sulla scia di un Ticino pionieristico che vuole essere innovativo e proporre soluzioni concrete atte a migliorare la vivibilità delle nostre strade e della nostra aria, con questa mozione proponiamo di utilizzare i big data alfine di ottimizzare la mobilità cantonale”, scrive.

Non ci separiamo ma dai nostri smartphone, dunque come utilizzarli in modo utile per il traffico? “La soluzione risiede nell’analisi dei big data in forma strettamente anonima alfine di capire, nel caso delle strade, i flussi di traffico monitorando costantemente tutti gli utenti tramite i loro smartphone. Alcune città svizzere iniziano a utilizzare i dati della telefonia mobile in formato anonimo per poter valutare meglio i progetti infrastrutturali”.

Perché spesso “vi sono dati insufficienti per l'identificazione dei progetti con il miglior rapporto costi/benefici e non si ha una visione a lungo termine” per poter usare le tecnologie in funzione del traffico.

Passalia, che inoltra la mozione a nome del gruppo PPD/Generazione Giovani, cita Montreaux, che monitorando i movimenti degli utenti sulle strade, è arrivata a capire le necessità e a realizzare ad hoc un autosilo da 400 posti.

“L’analisi dei flussi di traffico tramite i big data si rivelerebbe estremamente utile ed efficace per capire e progettare il futuro delle nostre strade. Ciò richiede una visione certamente a lungo termine e un’apertura al cambiamento verso queste nuove discipline. Oggi i dati sono diventati informazioni fondamentali: permettono di visionare i diversi tipi di traffico, i mezzi di trasporto utilizzati e di analizzare quindi gli spostamenti degli utenti. Grazie a una tale panoramica completa dei flussi in Ticino, il Cantone potrebbe progettare in modo lungimirante tutti i progetti di mobilità in cantiere e quelli futuri”, motiva così la sua richiesta al Governo di “valutare l’introduzione dei big data per poter analizzare e progettare il futuro della mobilità cantonale”.
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