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31.10.2017 - 13:550
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Ho capito quanta pazienza e quanta diplomazia ci voglia a Palazzo delle Orsoline". Mazidi impara da Pagnamenta, "voglio trasmette un approccio concreto"

Il presidente dei Giovani Liberali Radicali di Lugano sta svolgendo il programma di mentoring col granconsigliere. "Dove lavoro formo apprendisti, e ritengo sia indispensabile mettere a disposizione le proprie conoscenze per garantire un rinnovamento". "Il programma forma i politici del futuro"

BELLINZONA – Torna l’appuntamento col programma mentoring del PLR: protagonisti, da una parte, il gran consigliere Paolo Pagnamenta e dall’altra il presidente dei Giovani Liberali Radicali del Luganese Daniele Mazidi.

Quando ha iniziato a occuparsi di politica e quale ruolo/ruoli riveste attualmente?
Paolo: “All'età di 21 anni, quando sono entrato in Consiglio comunale a Cureglia, si è concretizzato il mio interesse per la politica. Era il 2000 e vi sono rimasto per 2 legislature. Dal 2008 al 2012 ho ricoperto la carica di vicesindaco, mentre dal 2012 al 2016 quella di sindaco. Dal 2011 siedo in Gran consiglio, mentre dal novembre 2016 sono presidente del distretto PLR di Lugano”.
Daniele: “Mi sono avvicinato alla politica nel 2013 durante le elezioni comunali. Mi ero candidato nella lista del PLR. Fin da subito mi sono trovato benissimo con tutti, bellissimo gruppo e bellissime esperienze. Rimane chiaro che, con risorse molto ridotte (soprattutto in termini di tempo) sperare di poter diventare un consigliere comunale di una realtà come quella di Lugano, sarebbe stato fantascienza. Però non mi sono abbattuto e, con molta calma e voglia d’imparare ho cercato di entrare e soprattutto di mettermi a disposizine del partito. Ad oggi infatti sono il presidente dei Giovani Liberali Radicali del Luganese (GLRL), nonché delegato cantonale PLR e della sezione di Lugano”.

Cosa l’ha spinta ad avvicinarsi alla politica?
Paolo: “La voglia di contribuire a sviluppare progetti di interesse regionale, anche grazie alle conoscenze acquisite nel settore edile. È difatti grazie alla pianificazione del territorio, e ad investimenti mirati dell’ente pubblico nelle infrastrutture, che una regione può creare posti di lavoro e crescere economicamente migliorando la qualità di vita dei suoi cittadini”
Daniele: “Mi sono sempre detto che le mie scelte, o meglio, le scelte che riguardano o che riguarderanno anche me, è giusto che io possa dire la mia. Infatti far politica non vuol dire occupare “sedie”, ma mettersi al servizio della popolazione con un'unica domanda in testa: Questa scelta migliorerà il mio vivere? Allora farà bene anche alla popolazione!”

Cosa l’ha spinta a mettersi a disposizione come mentore?
Paolo: “Nell’impresa di costruzioni dove lavoro ho avuto, ed ho tuttora, il piacere di formare numerosi apprendisti. Ritengo che anche in ambito politico, per coinvolgere i giovani e garantire un rinnovamento, sia indispensabile che chi ha qualche anno di attività politica alle spalle metta a disposizione le proprie conoscenze”.

Perché si è candidato/a per partecipare al programma Mentoring del PLRT?
Daniele: “Perché penso che per poter fare qual salto di qualità, sia come “politico” che come persona, avere la possibilità di seguire ed imparare da un Gran Consigliere sia veramente un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Mi sono candidato e ho avuto la fortuna, oltre che ad essere preso nel programma mentoring, di avere come mentore una delle tre persone che speravo. Nel mio caso il mio mentore è Paolo Pagnamenta”.

Cosa vuole trasmettere/cosa pensa di poter dare al giovane politico con il quale è in tandem?
Paolo: “Far capire che la politica ha un ruolo importante per il nostro sistema e per questo deve essere fatta con serietà ed impegno. Ogni problema, a livello comunale o cantonale, deve essere analizzato attentamente e in seguito vanno individuate valide soluzioni. Mi piacerebbe trasmettere ai giovani l'importanza di avere un approccio concreto alla politica, che non perda di vista le reali necessità della collettività e che sappia fissare delle priorità, nel rispetto dei principi sui quali si basa il nostro sistema democratico”.

Cosa si aspetta dalla partecipazione al programma di Mentoring?
Daniele: “Con uno spirito molto umile, mi aspetto soprattutto di imparare tanto. Imparare i meccanismi della politica da deputato, imparare il grande lavoro che c’è dietro le quinte e imparare a lavorare per il bene collettivo. In questo devo anche essere molto sincero: sono davvero contento di avere come mentore Paolo Pagnamenta, una bellissima persona ancora prima che politico. Una persona che ha lavorato e che sta lavorando davvero molto per il nostro Cantone. Ho già avuto modo di vedere il mio mentore e devo dire che è stato utilissimo. Mi ha già spiegato come funzionano e che scopi hanno gli atti parlamentari piuttosto che i messaggi, mi ha inoltre spiegato come si preparano e in che maniera bisogna informarsi. L’ABC di un buon deputato insomma. Sono molto contento dell’approccio utilizzato in quanto, giustamente, ancor prima di voler creare e progettare, bisogna essere in grado di sapere utilizzare gli strumenti a propria disposizione"".

C’è qualcosa che si è rivelato più difficile o comunque diverso da quello che si aspettava, nell’ambito di questo programma?
Daniele: “Ho notato subito che fare politica all’interno delle istituzioni non è facile come potrebbe sembrare. Il sistema di ripartizione dei seggi non permette di avere maggioranze assolute, o meglio, è pressochè impossibile, e questo ti obbliga a cercare alleanze al di fuori del proprio partito per poter procedere con i propri progetti. Questo chiaramente lo sapevano tutti, ma dopo tante spiegazioni che mi sono venute dal mio mentore, ho proprio capito quanta importanza ricopre la diplomazia e la pazienza all’interno del palazzo delle Orsoline”.

Consiglierebbe a un suo amico/a di candidarsi per l’anno prossimo? Perché?
Daniele: “Consiglierei questo programma a tutti i giovani che si vogliono avvicinare al mondo della politica. Questo perché, come già scritto anche sopra, avere la possiblità di seguire da vicino un deputato che, oltre a spiegarti l’ABC della politica all’interno del Gran Consiglio, ti dà la possibilità di seguire attivamente i temi d’attualità, nonché la possibilità (molto importante e ringrazio Paolo Pagnamenta per questo) di esprimerti”.

Cosa significa, in concreto, svolgere il ruolo di mentore in questo programma?
Paolo: “Coinvolgere, informare, spiegare l'attività politica”.

Perché un giovane dovrebbe candidarsi per partecipare a questo programma?
Paolo: “Perché ha la possibilità di capire i meccanismi della politica a livello cantonale, in alcuni ambiti diversi dalla politica svolta a livello comunale”.

Quali sono le qualità necessarie da entrambe le parti (mentore e giovane politico) affinché il programma funzioni e benefici entrambi?
Paolo: “La passione per la politica o comunque la voglia di mettere a disposizione il proprio tempo libero nell'interesse del cittadino”.

Può descrivere in una o due frasi la sua idea complessiva sul progetto?
Paolo: “La democrazia, la libertà, la coesione, il progresso come anche il rispetto e la responsabilità non sono valori scontati. È importante assicurarsi che vengano ribaditi ed affermati”.
Daniele: “Penso che questo progetto sia veramente azzeccato in quanto s’inserisce egregiamente in un progetto molto più ampio che il PLR sta già attuando da molto tempo. Ovvero quello del ricambio generazionale. Tanto è già stato fatto, vero, ma questo progetto, oltre ad essere chiaro e concreto, forma letteralmente i potenziali futuri politici del nostro partito. Dare la possibilità ad un giovane come me, di avere a disposizione un deputato per cercare d’imparare il più possibile, è un ulteriore messa in pratica del progetto del cambio generazionale. Penso che ancora una volta il PLR è riuscito a dimostrare che non si ferma a promesse e parole, ma mette anche in pratica quanto detto. Lo trovo bellissimo!”
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