ULTIME NOTIZIE News
Politica
05.11.2017 - 18:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Nuove domande sulla gestione dei rifugiati, "è vero che i dipendenti pubblici andavano a mangiare presso l'esercente di Seseglio che forniva i pasti? E se arrivasse un nuovo filone?"

Il Mattino lancia alcune frecciate in merito al caso Argo, prendendo di mira il funzionario Renato Bernasconi, ormai nell'occhio del ciclone, per "coincidenze" e la possibile "spia" in merito alle notizie in possesso della stampa: "assunto con regolare concorso?"

BELLINZONA – Seppur minore rispetto a tutti i dubbi riguardanti la sicurezza, nella gestione degli asilanti si era aperto anche un nuovo fronte, quello dei pasti.

Infatti essi erano stati assegnati, a un certo punto, a quanto pare senza contratto scritto, a degli esercenti non esattamente dietro l’angolo: ovvero, a uno di Locarno per il centro di Peccia, addirittura a Seseglio per quelli di Camorino e Rivera. Salvo poi fare passi indietro, da parte del DSS, quando è scoppiato il caso Argo. A quel punto, la gestione del cibo per i rifugiati è stata internalizzata.

Il Mattino oggi lancia, senza dare troppo risalto, alcune domande, le ennesime che si susseguono fra tutti i gruppi politici e i giornali, sulla gestione dei rifugiati. Per quanto riguarda il bubbone pasti, “è vero che funzionari dell’Amministrazione cantonale andavano a pranzo nel Mendrisiotto dall’esercente che è subentrato improvvisamente al ristoratore di Camorino nella gestione dei pranzi agli asilanti? Prima per consegnare i pasti bastava percorrere cento metri a piedi, oggi si fanno 50 Km”. Se fosse così, insomma, si rischierebbe di configurare un altro do ut des..

Si fa notare poi quella che viene definita ironicamente una coincidenza, ovvero: “è vero o non è vero che a preavvisare presso il DFE i pagamenti senza base legale alla ARGO1 era la Sezione delle Finanze? Ed è vero o non è vero che l’attuale direttore della Divisione dell’azione sociale e delle famiglie (DASF) da cui dipende anche il settore dell’asilo, Renato Bernasconi (PLR), entrato in funzione il 30 settembre 2016, prima di tale data era il capo della Sezione delle Finanze?”. Il funzionario, dopo le notizie della riunione della responsabile del servizio per richiedenti l’asilo col suo compagno e presidente del PPD e dell’email per sospendere l’ex agente Argo, è nell’occhio del ciclone.

Si vocifera anche di una persona che per il DASF si occupava di capire che cosa i media sapessero (per esempio, la soffiata sul fatto che la cena di Bormio stesse per essere resa pubblica sarebbe stata portata da lui). “È vero che tale N.N. (=non nominato) è impiegato come ausiliario (sicuramente con regolare concorso: sic!) almeno fino a fine anno nella Divisione diretta da Renato Bernasconi con un ruolo poco chiaro ma più vicino a quello di uno 007 che a quello di un normale funzionario statale? Non abbiamo dubbi sul fatto che al momento dell’assunzione adempisse a tutti i requisiti posti dall’ufficio risorse umane, vero?”.

Dulcis in fundo, “si sussurra già che stia per emergere un altro colorito filone” sul caso Argo. Sarebbe un ennesimo colpo di scena su una scena, appunto, già complicata all’inverosimile.
Potrebbe interessarti anche
Tags
gestione
pasti
rifugiati
argo
seseglio
esercente
funzionario
renato
bernasconi
domande
© 2024 , All rights reserved