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21.01.2018 - 11:380
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Tiziano Galeazzi: "Facciamo incontrare in Svizzera Donald Trump e Kim Jong-Un. Il Consiglio federale promuova una conferenza di pace"

Tiziano Galeazzi, insieme ai deputati Gabriele Pinoja,Sergio Morisoli, Paolo Pamini, e Massimiliano Ay, propone di organizzare in Svizzera un incontro tra Donald Trump, che tra l'altro parteciperà al Forum di Davos, e Kim Jong-Un

BELLINZONA - “Da anni oramai siamo confrontati con tensioni e guerre in diverse zone del mondo. In particolare in questi mesi dove non passa un giorno che non vi siano provocazioni, anche allarmanti, tra gli Stati Uniti d’America e la Corea del Nord”.

Così, Tiziano Galeazzi, insieme ai deputati Gabriele Pinoja,Sergio Morisoli, Paolo Pamini, e Massimiliano Ay, propone di organizzare in Svizzera un incontro tra Donald Trump, che tra l'altro parteciperà al Forum di Davos, e Kim Jong-Un.

“Il contesto coreano per la Svizzera non è una novità, ritenuto che dalla firma dell’armistizio nel 1953 abbiamo sempre avuto una rappresentanza militare (osservatori) lungo la zona non militarizzata che corre sul 38° parallelo – si legge nella proposta di risoluzione parlamentare firmata da Galeazzi e colleghi -. La diplomazia svizzera si è distinta per un modello esemplare di neutralità, mettendo a disposizione i suoi tradizionali “buoni uffici” per ristabilire la pace, in conflitti diplomatici e tensioni tra i Paesi. In questo contesto, è utile rilevare come da anni l’ambasciata elvetica in Iran rappresenti non solo i nostri interessi, ma anche quelli degli Stati Uniti d’America”.

Non solo: “La Svizzera ha preso parte attivamente ad altri contesti diplomatici, per ricercare un accordo di pace e stabilizzare la situazione politica: a Ginevra nel 1954 tra Indocina e Corea, così come nel 1958 in relazione ai test nucleari tra Gran Bretagna, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica, in seguito durante il conflitto arabo-israeliano nel 1973 e ancora nel 2003, ed infine nel gennaio 2014 per il raggiungimento di una soluzione politica alla crisi siriana.

Lo scorso mese di settembre, l’allora Presidente della Confederazione Doris Leuthard accennò alla possibilità di un incontro tra le parti, Stati Uniti d’America e Repubblica Popolare Democratica di Corea, sul nostro territorio. La Svizzera e la Città di Berna in particolare sono state infatti protagoniste di alcuni trascorsi di studio del Presidente della Commissione degli Affari di Stato nord coreano Kim Jong-Un.
Visti i toni sempre più inquietanti per l’intera comunità mondiale, la Svizzera nell’ambito della sua politica dei “buoni uffici” ha l’occasione di farsi promotrice di una conferenza sul dialogo e di mediare il conflitto politico e la distensione tra i due Paesi”.

Infine, la proposta: “Si chiede al Consiglio federale di promuovere una conferenza di pace e di dialogo in Svizzera, tra il Consiglio federale stesso, il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump e il Presidente della Commissione degli Affari di Stato della Repubblica Popolare Democratica di Corea, Kim Jong-Un”.
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