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24.01.2018 - 09:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La giornata di Carlo Croci, tra ringraziamenti e qualche polemica. "Quel referendum alla base della scelta...". Il futuro è Romano?

Il sindaco ha annunciato ufficialmente le dimissioni. L'ex capogrupposi lamenta che erano presenti solo le delegazioni pipidine e di Insieme a Sinistra, Robbiani replica "ma la gente lavora". Intanto solo il PLR potrebbe voler candidare qualcuno: Maffi, Cavadini o entrambi?

MENDRISIO – È iniziato tutto dalla votazione sulle AIM: Carlo Croci ha spiegato di aver iniziato a capire che forse, per dirla con sue parole, era il momento di lasciare. Lascia il ruolo di sindaco di Mendrisio dopo essere stato eletto per ben sette volte dopo la prima, avvenuta nel 1994.

Sono molti anni, che hanno indubbiamente segnato un’epoca per Mendrisio, e il saluto commosso di diversi cittadini oggi lo testimonia. Croci andrà a occuparsi della Valascia Immobiliare.

Non è mancata una coda polemica, con l’ex coordinatore e capogruppo del PPD di Mendrisio, Flavio Foletti, che ha fatto notare come “eranno presenti, oltre alla sua famiglia al gran completo, soltanto le rappresentanze di PPD e Insieme a Sinistra”, sentendosi rispondere dal leghista Robbiani che “la gente durante il giorno lavora. Cambierà il sindaco e spero cambi pure questa supponenza e arroganza”.

Per il PPD, ovviamente, era la giornata dei ringraziamenti. "A Croci la sezione riconosce l'abilità di aver sempre saputo dialogare con tutte le forze politiche, mediando sempre soluzioni che fossero a vantaggio dell'intera comunità. Uomo appassionato e instancabile lavoratore, ha portato a termine importanti progetti per Mendrisio. Su tutti l'aggregazione comunale, che in tre distinte tappe ha disegnato il territorio della nuova Città. Visionario, è stato determinante nell'arrivo a Mendrisio dell'Accademia di Architettura e si è impegnato per l'importante progetto VEL e per il conseguimento del marchio di Città dell'energia. Ha per anni gestito con oculatezza le finanze comunali permettendo alla Città di conservare un moltiplicatore molto attrattivo e di aumentare il proprio capitale".

Per il futuro, si sa già che al posto di Croci entrerà nell’Esecutivo Paolo Danielli. E per il ruolo di sindaco, il PPD ha le idee chiare: sosterrà Marco Romano.

Il quale non scioglie ancora le riserve, nel lungo post che dedica a Croci: “Carlo Croci lascia il sindacato di Mendrisio dopo 24 anni. Ha fatto di un Borgo una Città con grande potenziale di sviluppo, vicina al cittadino. Un politico che al “tweet” e al “post” ha sempre preferito il dialogo con tutti. Fra 2 mesi smetterà definitivamente. La politica è fatta di idee differenti e di realizzazioni, ma fondamentali sono le personalità. Mendrisio deve essere grata e riconoscente a Carlo per quanto fatto, per l’impegno messo in campo e per lo stile che lo ha sempre contraddistinto. Ha scritto, condividendo sempre con colleghe e colleghi le responsabilità, una pagina di storia. Da bambino guardavo alla carica con ammirazione per l’impegno a favore della comunità. Averci lavorato insieme, dal 2004 in consiglio comunale e dal 2016 in Municipio, è stato un piacere e un arricchimento! Grazie Carlo!”.


Secondo i rumors, il PLR potrebbe cercare di contrastarlo, ma non è ancora certo se con Samuel Mafi, vicesindaco e veterano del Municipio, o col giovane Samuele Cavadini. Oppure anche con entrambi. La Lega non dovrebbe essere della partita (con Daniele Caverzasio) e probabilmente neppure Insieme a Sinistra: potrebbe essere una partita fra PPD e liberali, che storicamente si sono contesti Mendrisio, prima col dominio dei secondi, ora con i secondi alla guida del Borgo.
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