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07.03.2018 - 13:570
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Zali si arrende: l'albo dei padroncini verso l'abrogazione. Toccherà al parlamento mettere la parola "fine"

A quanto pare, dopo gli ultimi due ricorsi che hanno stabilito che imporre un pagamento per lavorare in Ticino alle ditte di Oltralpe non è legale, il Governo ha deciso di abrogare la LIA. Redigerà un messaggio che andrà poi al vaglio del Gran Consiglio

BELLINZONA – Game over per la LIA, a quanto anticipa la RSI: sarebbe atteso un comunicato ufficiale a breve.

Dopo il ricorso vinto da una ditta del Sopraceneri, che già aveva messo alla prova l’esistenza dell’albo dei padroncini, due altri ricorsi vinti, attraverso i quali si era decretato che imporre un pagamento per lavorare in Ticino alle ditte di Oltralpe andasse contro le leggi sul mercato nazionale, avevano fatto sì che quella dell’abrogazione era una decisione più o meno attesa. Infatti, se dopo il primo ricorso si era parlato di modifiche e si era chiesto anche un parere a uno studio legale, gli ultimi avevano rimesso di nuovo tutto in discussione.

Dunque, oggi parrebbe che il Governo ha deciso di abrogare la legge sugli artigiani. Ovviamente, l’ultima parola spetta al Parlamento, a favore del quale il Consiglio di Stato preparerà un messaggio da sottoporre. Sembrerebbe che non tutto sia da buttare, perché si ritiene che qualche conoscenza utile per proteggere il mercato locale dalla concorrenza estera (soprattutto della vicina Penisola, per cui era stato in fondo creato) sia scaturita. Intanto, saranno certamente felici in Italia, per cui l’albo era sempre stato un ostacolo alla firma dell’accordo fiscale.
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