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09.05.2018 - 17:260
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Volete i ristorni? Mostrateci di aver effettuato alcune opere". Zali ci riprova: soldi all'Italia solo se...

Il Ministro ha scritto ai colleghi: Gobbi lo sosterrà sicuramente, bisognerà vedere come si comporteranno gli altri Consiglieri di Stato. La proposta infatti non è nuova, ma la maggioranza del Governo ha sempre detto no. Zali vorrebbe vincolare il riversamento dei ristorni al consuntivo delle opere

BELLINZONA – Una serie di misure, in particolare opere transfrontaliere, per avere i ristorni. Ma non basteranno promesse, ci vorranno i fatti, dato che i soldi andranno all’Italia solo una volta realizzate le opere, quando si vedrà il consuntivo delle stesse.

È la richiesta che Claudio Zali ha indirizzato ai colleghi di Governo, che presto dovranno chinarsi sul tema ristorni, e decidere sul loro riversamento all'Italia, come previsto dall'accordo del 1974 sull'imposizione fiscale dei frontalieri.
 
Più di una volta si è parlato di vincolarli a qualcosa, dai lavori per le strade ai parcheggi. L’ultimo in ordine di tempo a farlo Marco Romano del PPD, col park and rail per la Stabio Arcisate. Però per ora in Consiglio di Stato la maggioranza ha sempre detto no.

Zali sarà sostenuto da Gobbi, compagno di partito. “Claudio e Norman pronti a bloccare i ristorni. I nostri Consiglieri di Stato sono pronti bloccare i ristorni e presentare una serie di misure che l'Italia dovrà soddisfare”, scrive sul suo profilo Facebook la Lega.

La richiesta andrà a buon fine?
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