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01.07.2018 - 12:000
Aggiornamento: 03.07.2018 - 15:05

Città dei Mestieri, si potrebbe innestare… la marcia indietro. Del Governo e forse pure di eVita

Oltre ai coinvolgimenti di membri del PLR, che il PPD aveva portato alla luce, ci potrebbe essere la violazione della legge sulle commesse pubbliche. E il Consiglio di Stato potrebbe ritirare la richiesta di credito, mentre la società ha chiesto un incontro con la commissione della Gestione

GIUBIASCO – E se l’affair Città dei mestieri si concludesse con un nulla di fatto? È l’ipotesi che secondo il Caffè filtra dai corridoi di Palazzo alle Orsoline. Anche l’eVita, l’azienda che ha fatto scoppiare la polemica del PPD, legata a filo doppio al PLR, potrebbe tirarsi indietro. E forse anche il Governo.

Ci sarebbe la possibilità, a quanto pare, che il Consiglio di Stato ritiri il messaggio in cui chiedeva al Parlamento il credito di 12,6 milioni per l’acquisto dello stabile a Giubiasco.

Anche eVita potrebbe cambiare idea. "Abbiamo chiesto di poter incontrare la commissione. Dopo l’incontro faremo le nostre ulteriori riflessioni e prenderemo le nostre decisioni", spiega al Caffè il suo presidente Flavio Petraglio. Il rischio è di andare per le lunghe, trovandosi magari uno stabile vuoto.

Oltre che i coinvolgimenti col PLR, ci sarebbe la possibile violazione della legge sulle commesse pubbliche, che ha già causato un sacco di grattacapi, ancora non risolti, ai tempi di Argo 1.

A dieci mesi dalle elezioni, tutti riflettono… E la Lega, tra l'altro, ha già minacciato un referendum, in caso di sì al credito. 

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