"Una bocciatura per Cassis? No, un aiuto a chi era stato lasciato solo"
Caprara e l'intervento di Schneider-Ammann: "Il Governo gioca di squadra, e la politica estera è soprattutto politica economica"
BELLINZONA – Johann Schneider-Ammann si occuperà del dossier dell’accordo quadro con l’UE: una bocciatura per Ignazio Cassis, da parte dei suoi colleghi? Lo abbiamo chiesto al presidente della sezione ticinese del PLR, Bixio Caprara.
Cosa pensate di questo cambio al vertice di un dossier così importante?
“Ho letto anch’io quello che sapete voi. Il Consiglio Federale lavora in team, è un organo collegiale e avranno fatto delle valutazioni. Quando si gioca di squadra ci vuole qualche terzino che va in attacco. Probabilmente in trattative serrate è abbastanza illusorio pensare che possa essere un solo Ministro a gestire le questioni. Sappiamo bene che la nostra posizione verte sulla protezione degli interessi dell’economia, quindi non mi pare illogico o strano che il Ministro dell’economia sia coinvolto in queste questioni”.
Non la vede come una, non diciamo bocciatura, ma almeno brutta nota in pagella verso Cassis?
“No, la legge come un aiuto. Condividono molto l’impostazione, se fosse un rappresentante di un’altra linea sarebbe diverso, qui è un colpo di mano che viene dato tra colleghi. Nulla di particolare, ripeto”.
Voi rimanete convinti che Cassis sia la persona adatta, a nemmeno un anno dalla sua elezione?
“Sa, la decisione l’ha presa il Parlamento che ha le competenze per scegliere. Noi abbiamo scelto quello che ci pareva essere il candidato migliore, non apro più il dibattito. Acqua passata non macina più. Adesso c’è una squadra di Governo, Schneider-Ammann ha annunciato che non si ripresenterà per cui probabilmente può assumersi dei rischi maggiori rispetto ad altri. Mi sembra che il succo del discorso è che la nostra politica estera è molto politica economica e ritengo che Schneider-Ammann sia sempre stato uno dei Ministri che negli anni passati ha girato di più come rappresentante della Svizzera e rientrava sempre a Berna dopo aver sottoscritto un accordo a favore della nostra crescita e della nostra economia, credo che non possa che far bene il fatto che si vada a aiutare chi sinora era stato lasciato apposta un po’ solo nelle trattative. Da parte mia è qualcosa di positivo!”
Cassis pareva voler allentare le misure di accompagnamento, Vitta è intervenuto ribadendo la loro importanza. E il PLR ticinese?
“Pensi al mio intervento all’Assemblea dei delegati a Airolo, dove sono stato molto esplicito. Avevo spiegato come avessimo segnalato al Partito nazionale le peculiarità del mercato del lavoro ticinese che richiedono un’attenzione particolare, essendo noi sottoposti a tensioni diverse rispetto a quelle, per esempio, dei Cantoni della Svizzera centrale. Il messaggio è stato recepito, infatti se va a vedere il comunicato del Partito Nazionale è stata ripresa la particolarità, con la dovuta attenzione, alle regioni di frontiera, questioni che prima non c’erano. La nostra posizione è molto chiara”.
Paola Bernasconi
