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26.07.2018 - 14:470

"Il silenzio del Municipio non aiuta automobilisti e commercianti". In 12 contro il "diabolico" PVP

"Non sono bastati diversi atti e queste modifiche le conoscono tutti", scrivono una dozzina di consiglieri comunali di partiti diversi

LUGANO – Una viabilità insostenibile, con traffico in tutte le stagioni, anche quando le scuole sono chiuse: altro che diminuire, è aumentato, come le ore trascorse in colonna, senza contare i labirinti in cui ci si deve infilare, dato che “trattasi di un paradosso l’aver previsto solo due sbocchi cittadini in direzione Sud. Il primo sul lungolago provenienti da Est dell'agglomerato e l'altro tra Via Zurigo - Stazione - Loreto e Paradiso. Basta un semplice tamponamento in una di queste due arterie per paralizzare l’assetto viario dell’intera Città e trovare le colonne risalire ovunque. Poco ha fatto anche l’apertura della galleria Vedeggio-Cassarate, per il traffico diretto a Sud”.

Si parla del Piano Viario di Lugano, il famigerato PVP, definito “diabolico”. E per degli aggiustamenti “ad oggi non sono bastate una petizione del 2015 firmata da 7'679 cittadine e cittadini, sei interpellanze, sei interrogazioni, uno studio del Politecnico di Zurigo, un'indagine dell'USI e due mozioni compresa la presente”. A inviarla al Municipio sono dodici consiglieri comunali di diversi partiti: i democentristi Tiziano Galeazzi, (primo firmatario), Raide Bassi e Alain Bühler, i leghisti Daniele Casalini, Luisa Aliprandi, Andrea Sanvido, Enea Petrini e Gianmaria Bianchietti, i liberali Peter Rossi,
Paolo Toscanelli e Rupen Nacaroglu e il pipidino Giovanni Albertini.

 

“Il livello di qualità della vita è particolarmente determinato dagli spazi pubblici aperti e tra questi, da strade e piazze, che ne sono componenti essenziali. È qui che, massimamente, si definisce il pregio di una città ed è qui che se ne legge la vivibilità. È pertanto imperativa l’attenzione per l’assetto viario che trae la sua profonda motivazione dall’obiettivo del conseguimento della struttura fisica della città al meglio finalizzata alla qualità della vita della gente: fruire di tutti gli spazi pubblici aperti e di quelli viari in particolare”, scrivono. 

“L'assordante silenzio del Municipio e del Dicastero preposto, certamente non aiutano materialmente a snellire il traffico, né a placare le ire furibonde dei conducenti. Senza entrare nel merito dei commerci, penalizzati anche loro da contesti insostenibili. Gli accorgimenti proposti in questa mozione elaborata di certo non sono sconosciuti agli addetti ai lavori. Percorrendo la città si comprende immediatamente dove si potrebbero effettuare dei correttivi (tornando in parte al pre PVP), aiutando così la fluidità del traffico”.

Ecco le modifiche proposte:

“Corso Elvezia; apertura due sensi di marcia a partire da Nord (incrocio Via Zurigo) fino all’incrocio Via Balestra. Riaprire interamente Corso Pestalozzi nei due sensi di marcia anche per gli autoveicoli (e non solo per i bus)

Incrocio Corso Pestalozzi, Corso Elvezia e Viale Cattaneo, semaforizzazione per permettere di: Da Viale Cattaneo, all’incrocio svoltare a sinistra direzione Sud (riva Albertolli). Da Corso Pestalozzi, all’incrocio Corso Elvezia svoltare a destra direzione Sud (riva Albertolli). Da riva Albertolli verso Nord, all’incrocio poter svoltare a sinistra su Corso Pestalozzi.

Via Maggio, ponte su Via Serafino Balestra, apertura della svolta a sinistra su Viale Cassarate. Questo per sgravare la direzione verso la stazione FFS”.

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