Tutti contro Imperiali. Ducry: "si banalizzano le camere a gas"
Solo Sussigan difende l'agente promosso. Galusero: "I poliziotti devono difendere l'immagine delle istituzioni"
BELLINZONA – Non si placano le polemiche sulla promozione di Edy Imperiali, l’agente promosso sergente, protagonista un paio di anni fa di post inneggianti al nazismo. Ieri, in sua difesa, è intervenuto l’ex presidente della Federazione svizzera funzionari di polizia, sezione Ticino, Michele Sussigan.
Oggi La Regione ha interpellato Giorgio Galusero e Jacques Ducry sul tema, ottenendo due risposte che sanno di condanna per Imperiali.
Galusero, deputato PLR, è un ex poliziotto. “Non si può far finta di niente. Anche se sono passati due anni restano cose che un poliziotto non dovrebbe fare. La promozione vuol dire anche responsabilità verso altri agenti”, dice senza mezzi termini, affermando che oltretutto si parla di un agente non più giovane, dunque magari un po’ sopra le righe. “Non va dimenticato poi che ogni poliziotto rappresenta le istituzioni e dunque deve difendere questa immagine, non offenderla”.
Durissimo Jacques Ducry, eletto indipendente nelle fila del PS in Gran Consiglio, ex Procuratore Pubblico e collegato alla Polizia per essere stato docente alla Scuola dei Gendarmi. “Gli agenti promettono fedeltà alla Costituzione ticinese che promuove la tolleranza. Ognuno è libero di avere le proprie idee, ma deve essere coerente con il ruolo svolto e la coerenza, a questo proposito, deve dimostrarla anche l’autorità di nomina, vale a dire il governo. La promozione? È scandaloso, perché così facendo si banalizzano le camere a gas”.
