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13.08.2018 - 12:110

Dopo l'aggressione di Ginevra, PS e GISO in piazza. Chiesa: "però..."

Cinque donne sono state malmenate, una è in coma. Il democentrista fa notare come nessuno ha dato risalto a una testimonianza che parla di aggressori nordafricani

GINEVRA – Un’aggressione violenta, al punto da mandare cinque donne, le vittime, fra i 23 e i 32 anni, all’ospedale: due, colpite alla testa, sono gravi, una è addirittura in coma. Il tutto è accaduto all’alba di mercoledì scorso a Ginevra fuori da una discoteca, si cercano testimoni.

Un episodio sicuramente grave e sconvolgente, che ha fatto indignare molte persone, le quali hanno manifestato contro la violenza sulle donne. Fra di esse, rappresentanti di Partito Socialista e GISO. “Un attacco contro una donna è un attacco contro tutte le donne! Basta violenze!”, è il commento social dei giovani, mentre il PS, a corredo di articoli che parlano della manifestazione, la quale ha portato in piazza 200 persone, scrive: “Rivendichiamo delle misure contro la violenza sulle donne! Siamo scioccati dagli eventi di Ginevra e chiediamo che la violenza sulle donne venga finalmente combattuta con efficacia: vviamo in un Paese nel quale ogni tre settimane una donna muore a causa della violenza fisica che ha subito. Basta”.

Ma chi è stato? Nessuno ha aggiunto dettagli in merito agli aggressori. La Tribune de Geneve aveva parlato di ragazzi sui vent’anni, che avevano preso a calci e pugni inizialmente una donna, poi anche le quattro corse in suo soccorso. Di più non si sa. A parte una testimonianza, che direbbe che si trattava di persone di origine nordafricana.

Un dettaglio omesso da tutti, che ha fatto molto arrabbiare il Consigliere Nazionale Marco Chiesa. “Ginevra, giusto manifestare contro la violenza. Ma perchè nascondere, sottacere, non riferire, occultare il fatto che una testimone oculare della inaudita violenza ai danni di un gruppo di donne a Ginevra, di cui una è ancora in coma, ha descritto gli autori come dei nordafricani che si sono dati alla fuga con un’auto con targhe francesi? A me hanno insegnato che le donne non si toccano neppure con un fiore ma in altre realtà, culture e religioni il rispetto per il mondo femminile non è quello che ho imparato io. Ma questi sono discorsi politicamente scorretti! E qualcuno ha già dimenticato i fatti di Capodanno a Colonia! Sono riflessioni troppo compromettenti per la politica ideologizzata di sinistra che da una parte scende in piazza in Svizzera a manifestare contro le aggressioni e dall’altra vuole rimanere strabica anche davanti alle evidenze!”. Una frecciatina ai socialisti ed anche, probabilmente, alla stampa, che non ha riportato il dettaglio.

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