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18.09.2018 - 16:010

Pronzini e i "trattamenti disumani. Gobbi, Cocchi, sapevate? Avete detto sì?"

Il caso della donna eritrea prelevata coi figli alle 2 suscita scalpore. "Mostrare immagini di persone legate è la normale prassi? Governo, prendi le distanze da queste procedure!"

BELLINZONA – Si fa un gran parlare di rimpatri: due in particolare i casi di famiglie che hanno fatto discutere, dapprima quello della donna con una figlia malata (oltre a un altro bambino) mandata a Brindisi, poi quello di un’altra signora con due ragazzini di 8 e 4 anni.

Del suo caso ha parlato la lettera di un gruppo di cittadini, che hanno descritto come siano stati portati di forza, dopo essere stati prelevati alle 2 di notte dall’albergo dove erano alloggiati, a Zurigo.

"Lapolizia ha in seguito costretto la madre e i due bambini a salire su un aereo: i bambini vomitavano e la madre in lacrime. All’alba l’equipaggio li ha fatti scendere. La polizia ha avvertito la madre che l’avrebbero riportata sull’aereo la settimana prossima e l'ha lasciata sola con i bimbi dicendole di arrangiarsi ad arrivare in Ticino. Per completare l'opera un'agente della polizia aeroprotuale ha mostrato alla madre e ai suoi due bambini una foto di una persona con mani e gambe legate e occhi bendati gridando: “la prossima volta vi metteremo sull’aereo così”, il passaggio più crudo.

Renato Pizolli della Polizia ha detto che non si trattativa di un rimpatrio forzato ma di un normale volo, ammettendo che si sta indagando su alcuni dettagli.

Il caso approda anche in politica, con Matteo Pronzini che parla di “trattamento disumano verso una madre ed i suoi due figli, richiedenti l' asilo” e con un’interrogazione chiede “ma dove si vuole arrivare? Grazie ad un gruppo di persone che hanno fatto circolare la notizia, si è venuti a sapere del disumano trattamento riservato dalla polizia a una madre ed i suoi due bambini di 8 e 4 anni”.

E chiede:

"1 Sulla base di quale disposizione legale la polizia ha deciso di far irruzione in piena notte nei locali ospitanti la madre ed i suoi due figli?

2. Chi ha autorizzato questa vergognosa azione? Il direttore del DI Normann Gobbi e/o il comandate della polizia cantonale Matteo Cocchi erano al corrente? Se sì, hanno dato il loro assenso?

3. Lasciar la famiglia a Zurigo, mostrare foto di persone con mani e gambe legate ed occhi bendati per intimorire la madre ed i bambini fa parte dei normali protocolli? Se sì, chi ha autorizzato questo protocollo? 

4 Non ritiene che in questo caso non vi sia stata nessuna proporzionalità nell’agire delle forze di polizia?

5. Non ritiene necessario, anche in nome dei più elementari diritti civili e umani che – come governo – dovrebbe promuovere, prendere le distanze da simili procedure?"

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