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04.12.2018 - 17:260

Irrompe Mattei, "un nuovo caso in Verzasca, attrezzature non adeguate, personale in nero, frontalieri..."

Sul caso riguardante gli appalti per la neve, il deputato di Montagna Viva ha chiesto un incontro con Zali. "Non sono Pronzini, ma non sono silente. Ho sentito cose di gravità inaudita"

BELLINZONA – Pronzini ha già chiesto l’alta vigilanza, interrogandosi in particolare su presunte responsabilità o leggerezze di Zali, il Dipartimento del Territorio ha chiarito caso per caso.

Ma c’è qualcuno che della montagna ha fatto la sua vita, e quindi vuol dire la sua su quanto sta emergendo. Germano Matte, deputato di Montagna Viva, già ieri aveva chiesto un incontro a Zali.

“Neve bollente nelle Valli. Il Collega Pronzini chiede l’intervento dell’alta vigilanza sul Consiglio di Stato. Mi chiedono perché sono silente. Non lo sono, ho un profilo più discreto è già ieri mi ero rivolto direttamente al Direttore del DT on. Claudio Zali”, specifica. 

Seppur abitando in zona, l’omertà locale ha ben pensato di nascondere troppe cose, compresi i misfatti nel commercio e scarico di detriti da demolizione. Stamattina sono venuto a sapere fatti curiosi. Non voglio presentare un atto parlamentare che potrebbe sollevare un polverone inaudito. Propongo un incontro urgentissimo con Lei e suoi funzionari dirigenti. Quelli coinvolti e quelli non coinvolti”, è la sua richiesta.

“Mi si dice di calle neve e di appalti (un appalto ultimamente in Verzasca) con uso di attrezzature non adeguate, utilizzo di lavoratori in nero e frontalieri. Il tutto sarebbe di una gravità inaudita. Meglio chiarire da subito”. Aggiunge, dunque, altra carne al fuoco (e un caso, perché di val Verzasca non aveva parlato nessuno).

Termina con un’altra punzecchiatura al collega dell’MPS. “Non voglio fare il “Pronzini” di turno”. Ma vuole vedere Zali e chiarire.

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