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11.12.2018 - 15:030

Il Gran Consiglio (quasi) compatto per Asia Bibi

Verrà scritta una lettera al Consiglio Federale per sollecitare l'asilo politico per la donna pakistana perseguitata. 65 i sì, il rapporto però non vede percorribile l'idea di una cittadinanza cantonale

BELLINZONA – Dare asilo politico ad Asia Bibi? Il Gran Consiglio ha detto sì, quanto meno al rapporto della Commissione delle petizioni e dei ricorsi, che, caso che succede raramente, è stato sottoscritto da tutti i commissari.

Ghiringhelli, che ha lanciato il tema, chiedeva di ospitare la donna, incarcerata per più di nove anni, scampata alla pena di morte, liberata e tuttavia ancora in pericolo, e la sua famiglia in Svizzera, oltre alla concessione della cittadinanza cantonale.

Quest’ultimo punto, secondo i commissari, non era percorribile. La via migliore, a loro avviso, per poter provare ad aiutare Asia Bibi, è quella già percorsa dall’Ufficio Presidenziale del Gran Consiglio, ovvero una lettera al Consiglio Federale.

“Meglio una lettera in più che una in meno”, ha detto qualcuno, nella discussione, tanto più che sono cambiati i vertici di vari Dipartimenti. 

La richiesta era di un voto unanime, che non vi è stato, perché 15 deputati si sono astenuti. Gli altri 65 presenti in aula hanno detto sì, nessun contrario.

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