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03.11.2015 - 09:090
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il PS, «avevamo ragione! La lobby della casse malati mostra i muscoli e...»

I socialisti si scagliano contro i 33 franchi che ogni ticinese dovrà pagare per risarcire chi ha versato premi in eccesso alle casse malati: «si finanzierà una parte del danno subito!». Interpellanza di La Mantia

BELLINZONA - C'è amarezza in un comunicato del Partito Socialista giunto questa mattina in redazione, in merito al fatto che i ticinesi dovranno pagare di tasca propria parte del risarcimento per i premi in eccesso versati alle casse malati. «Oltre ai danni, le beffe!», scrive il PS, cioè oltre ad essere confrontati con gli aumenti dei premi, gli assicurati ticinesi dovranno versare «ulteriori 33 franchi all’anno (pari a 2,75 franchi al mese). Soldi prelevati per finanziare i premi eccessivi pagati dagli assicurati di numerosi Cantoni, tra i quali anche il Ticino. Una vera beffa nei confronti della nostra popolazione, che si vede obbligata a finanziare lei stessa una parte del danno subito!» Si aggiunge come nel corso del dibattito parlamentare sia stata respinta una proposta della Consigliera Nazionale Marina Carobbio. Inoltre, fatto più grave, «la “legge sulla vigilanza delle casse malati”, legge tanto invocata un anno fa dai partiti di Destra per asserire che la cassa malati pubblica non sarebbe necessaria - anzi! essa sarebbe stata addirittura la nostra rovina! - è stata annacquata e privata delle misure più incisive: la lobby delle casse malati mostra i muscoli e, purtroppo, troppi parlamentari cedono. È amaro – e forse poco elegante – constatare: noi lo avevamo detto. Ma così è». I premi in eccesso, secondo quanto stabilito, dovevano essere rimborsati per un terzo dalla Confederazione, per un terzo dagli assicurati  dei Cantoni che hanno pagato meno (attraverso una riduzione della restituzione della tassa ambientale) e per il restante dalle casse malati. Secondo il decreto legislativo le casse malati devono finanziare la loro parte con le riserve, mentre invece saranno ancora gli assicurati a mettere mano al portafoglio. In considerazione di tutto ciò, la socialista Gina La Mantia ha inviato un'interpellanza in cui pone tre domande, chiedendo, visto la stretta attualità del tema, risposte in tempi rapidi. «Il Consiglio di Stato intende intervenire presso le associazioni mantello degli assicuratori malattia (Santésuisse, Curafutura) per chiedere di rinunciare a questa pratica ingiusta e di far marcia indietro sul prelievo del supplemento dagli assicurati che hanno pagato per anni premi eccessivi?» «Il Consiglio di Stato intende intervenire presso l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica per chiarire gli aspetti legati a questo prelievo presso degli assicurati ticinesi, effettuato per "finanziare" il rimborso di premi pagati in eccesso, e affinché intervenga per correggere questa palese ingiustizia?» Infine, il Governo «intende intervenire presso il Dipartimento federale degli interni affinché la citata ordinanza alla legge sulla vigilanza sull’assicurazione malattia tenga debitamente conto anche di questi aspetti e non venga svuotata di contenuto?"
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