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16.06.2016 - 14:590
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

«Se il ministro fosse stata Delcò Petralli.... Ma Zali è il Consigliere di Stato più ecologista che ricordo»

Jessica Bottinelli commenta un post di Bignasca su Zali: «è il suo modo di rimetterlo al suo posto. Le misure sono coraggiose visto il contesto leghista. Meglio i piccoli passi che il nulla cosmico»

BELLINZONA - «Le targhe alterne lasciamole ai Verdi, almeno fino a quando non vedremo gli effetti positivi di AlpTransit», scrive in un post su Facebook Boris Bignasca. Le misure contro l'inquinamento proposte dal suo ministro, Claudio Zali, non gli sono dunque piaciute, anche se precisa che non è un atto di sfiducia. Zali è un Consigliere di Stato vicino ai Verdi? Ne abbiamo parlato con Jessica Bottinelli.Immagino abbia visto il post di Bignasca...«Sì, e sono contenta che ci sia un Ministro leghista più sensibile della media dei leghisti all'ambiente, e fatico a credere che la loro base sia improvvisamente diventata ambientalista. Lui è il motore, la base non penso sia allineata sul tema, ma chi sono io per giudicare le loro dinamiche interne? Questa è una mia impressione. È stato coraggioso a proporle? Se guardiamo le misure dal punto di vista di una Verde e di una ecologista lo è stato fino a un certo punto, partendo invece dal contesto posso dire di sì». Cosa avreste fatto voi Verdi in più?«La prima misura proposta è a parte dalla soglia 75 microgrammi al metrocubo, ma la legge federale parla di 50. Se interveniamo quando siamo già oltre la soglia... In ogni caso, sono sempre molto positiva, meglio la politica dei piccoli passi che quella del nulla cosmico. È un piccolo ma coraggioso passo avanti, però isto che in questi anni si è solo attesa la pioggia per combattere il problema delle polveri fini non posso contestare Zali».Zali era stato accolto a suo tempo in modo entusiastico al vostro congresso, possiamo definirlo un ministro Verde?«Sicuramente è un ministro sensibile alle tematiche verdi più di tutti gli altri che ho visto io da quando seguo la politica. Poteva essere uno dei nostri? Bella domanda. Essere Verdi, e l'abbiamo dimostrato, non significa solo avere a cuore l'ecologia. Agiamo e abbiamo opinioni a tutto campo. Fra i cinque Consiglieri di Stato, comunque, lo sento molto vicino a tante delle nostre sensibilità, non si può nascondere. Pensiamo anche al voto sulla tassa di collegamento: col precedente Ministro il voto è rimasto nei cassetti a lungo e sono contenta che Zali stia facendo un po' d'ordine negli atti dimenticati e che dimostri una sensibilità ambientale più alta dei suoi colleghi».Pensa che questo potrebbe causargli problemi all'interno della Lega?«Sono contenta che sia tutto sommato tendente all'ecologismo, ma da lì a credere che la base lo sia è un altro discorso. Lui farà le sue proposte, bisognerà vedere se lo seguiranno. Purtroppo ho i miei dubbi, mi piacerebbe che fosse il contrario essendo loro il partito di maggioranza relativa. Sono felice per il sì alla tassa di collegamento, però se guardiamo la campagna elettorale, sono ben pochi i pezzi da novanta della Lega scesi in campo per difenderla, solo Zali e Caverzasio. Si mormora che la base non fosse del tutto concorde... Quel che conta è comunque il risultato, ho visto tanti giovani schierati a favore della tassa, per cui magari la generazione giovanile della Lega è più sensibile ai temi ambientalisti. Tutto di guadagnato per noi se fosse così! Sicuramente le misure al loro interno faranno discutere e non poco».Facendo una provocazione: Zali è un ministro più Verde di quanto lo sarebbe stato Savoia se fosse stato eletto?«(ride, ndr). No, è troppo grossa, non posso sottoscrivere... Nonostante i dissidi sul finale con Sergio Savoia non si può negare che avesse a cuore l'ambiente».Bignasca scrive "le targhe alterne lasciamole ai Verdi": un modo per sminuirvi?«Non abbiamo letto del disprezzo. Ripetendomi, vedo male una Lega ecologista dura e pura. Le targhe alterne sono state nominate da noi Verdi più volte. Mi sembra che il post sia un suo modo di rimettere al suo posto Zali».Zali ha dunque "copiato" una vostra idea?«Non le abbiamo mai proposte formalmente ma sono anni che con comunicati stampa o articoli ne parliamo. Non avendo un ministro non possiamo portare avanti misure concrete, avremmo potuto fare un'iniziativa ma i tempi si sarebbero allungati almeno a due anni mentre il problema era attuale. Se il ministro fosse stata Michela Delcò Petralli la proposta sarebbe già arrivata il dicembre scorso, immagino... Sicuramente il fatto che le abbia riprese Zali è una vittoria, ciò che conta è proteggere, restando in ambito ecologista, l'ambiente, dunque accogliamo a braccia aperte chiunque voglia collaborare con noi in merito, da destra, sinistra o centro».
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