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22.08.2016 - 12:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Il dramma di un padre. «Se voglio far vivere mio figlio con la mamma devo andarmene»

Un uomo, finito in assistenza dopo due anni di disoccupazione, racconta tramite una lettera la sua storia: la moglie italiana è stata espulsa. «Questo è quello che succede nel mio cantone»

BELLINZONA - Genitori stranieri espulsi e separati dai figli: un argomento su cui Giorgio Fonio, tra gli altri, sta battagliando da tempo. Il tema si era posto sotto la lente d'ingrandimento quando Manuele Bertoli parlò di apartheid, per contro Gobbi ha sempre chiarito che le regole vengono rispettate. Questa mattina, a titolo esemplificativo, Fonio ha pubblicato su Facebook la storia, sotto forma di lettera, di un ticinese in assistenza, la cui moglie, a casa dalla nascita del figlio, è italiana ed è stata espulsa (i nomi, precisa il deputato PPD, sono di fantasia ma la storia è reale). Il padre scrive di essere svizzero, sposato con una donna italiana che gli ha dato un figlio, che ha preso la nazionalità svizzera. I problemi iniziano due anni fa, quando l'attività per cui lavorava da quattro chiude, e lui si ritrova in disoccupazione. «Il mondo del lavoro in questi anni è sotto pressione e come molti altri ticinesi come me non sono riuscito a trovare nulla e dopo due anni, sono caduto in assistenza. Un dramma. Un'umiliazione. Una vergogna». La moglie, «quando è nato nostro figlio è rimasta a casa per prendersi cura di lui. Non avevamo chiesto nulla allo stato, semplicemente facevamo una vita semplice: mai una pizza, niente spese pazze e in vacanza una settimana all'anno in campeggio». Pochi giorni fa, la terribile sorpresa. «Nei giorni scorsi ho ricevuto una lettera inaspettata: mia moglie a causa del fatto che io non ho un lavoro e di conseguenza siamo a carico dell'assistenza, dovrà lasciare la mia Svizzera nei prossimi mesi lasciando me e nostro figlio senza di lei. Non so quanti dei miei contatti (sui social, ndr) potrebbero trovarsi a vivere una situazione simile alla mia. Spero pochi. Ma sappiate che oggi qualcuno mi ha indicato la strada: se voglio continuare a far vivere mio figlio con sua madre devo lasciare la mia nazione! Questo è quello che succede oggi nel mio cantone», racconta con amarezza l'uomo. Una famiglia spezzata o un trasferimento per tutti? Comunque andrà, la vita di questi genitori e del loro figlio cambierà per sempre.
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