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25.02.2017 - 16:250
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Ferrara contro i leghisti, "voi che usate la nazionalità come una clava, quali frustrazioni vi portate dietro?"

Durissimo attacco della deputata sul tema degli "svizzeri di carta". "È vile voler dividere le storie dei figli da quelle dei genitori. Loro non hanno i mezzi per dialogare con chi la pensa in modo diverso"

BELLINZONA - Svizzeri di carta? Un insulto ai legami familiari e a generazioni di persone che amano il proprio paese, ovvero la Svizzera. Quello di Natalia Ferrara è un attacco durissimo contro i leghisti, rei di colpirla sempre sul suo doppio passaporto. L'opinione è pubblicata sul Corriere del Ticino, e non usa mezzi termini. "L'invettiva sulla doppia nazionalità è uno dei tanti veleni di cui sono pieni alcuni politici: come non chiedersi, visto quanto affermano, che scuole avranno frequentato, chi li avrà educati, di quali frustrazioni sono colmi e soprattutto, quali incertezze identitarie nascondono". Secondo Ferrara, usano "la nazionalità come una clava", e ritengono la cittadinanza "una sorta di razza o di fatto etnico. Se ne hai una sola sei puro sennò metti in crisi proprio questa certezza e, con essa, l'idea stessa di inimitabilità e specialità che sta dietro ogni concetto di razza e, beninteso, dieto ogni razzismo e ogni razzista". Poi va giù ancor più dura contro i leghisti, "gli eroi della battaglia contro i naturalizzati sono politici che non riescono mai a ascoltare gli altri ma sempre solo ad essere ostili a qualcun altro. Incapaci, purtroppo, di costruire relazioni fuori dal loro campo, oppure semplicemente privi degli strumenti di dialogo necessari per porsi in relazione con chi non la pensa come loro. Persone che raccolgono un'identità solo nel vittimismo". Chiedere di scegliere fra due passaporti è, secondo la deputata liberale, equivalente a domandare di scegliere fra la storia dei propri genitori e la propri. "Mettere i figli (bi-nazionali o no) contro i loro genitori (stranieri) è una delle conseguenze (o degli obiettivi?) più perfidi delle invettive contro chi ha più di un passaporto. Far sentire madri e padri in colpa, dividere le generazioni fra chi è diventato svizzero e chi, da straniero, lo ha generato, chiedere ai figli di scegliere tra un Paese e una storia familiare è vile almeno quanto trovare soddisfazione nella caricatura, nella derisione, nell'invettiva". Una delle conseguenze è "l'emarginazione politica dei naturalizzati", ma, prosegue, rivolta ai leghisti, "la loro Svizzera è solo un fantasma e soprattutto un pretesto per fare voti. La Svizzera è per fortuna tutt'altro".
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