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15.04.2017 - 10:040
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

L'MPS con Lisa Bosia Mirra. "Il nosto cantone interpreta le leggi senza prendere in considerazione i più elementari principi umanitari"

"Le sue attività sono una risposta adeguata in un contesto in cui certi diritti sono continuamente calpestati". Anche il PS del Mendrisiotto la difende

BELLINZONA - Il primo partito, al di là della dichiarazione del PS, in cu milita Lisa Bosia Mirra, a esprimersi sul caso della deputata colpita da un decreto d'accusa, è stato il Movimento per il Socialismo, che la appoggia completamente.

Ecco il comunicato completo:

"Bosia Mirra: un sostegno senza se e senza ma!

Il Movimento per il socialismo (MPS) esprime tutta la sua solidarietà e il suo sostegno a Lisa Bosia Mirra, nei cui confronti è stato emesso un decreto d'accusa che propone una condanna a ben 80 aliquote giornaliere.

Questo decreto d'accusa, che non tiene minimamente conto delle motivazioni umanitarie alla base delle sue attività, è l'ennesimo esempio di come nel nostro cantone, in ambito di politica migratoria e degli stranieri, si stia sempre più affermando una linea dura, che applica e interpreta le leggi senza prendere in considerazione i più elementari principi umanitari, come già denunciato nella manifestazione cantonale di sabato 8 aprile.

Le azioni e le attività di Lisa Bosia Mirra, e delle altre persone che come lei si impegnano senza remore o esitazioni in favore dei migranti, rappresentano una risposta adeguata e necessaria in un contesto in cui sono quotidianamente calpestati i diritti di coloro che cercano – rischiando la morte nel Mediterraneo e anche alle nostre frontiere – di salvare la propria vita e quella della loro famiglia.

Per questo l'MPS sta, senza se e senza ma, con Lisa Bosia Mirra e con tutti coloro che spinti dalla coscienza e dal cuore lottano e agiscono per un mondo migliore, aperto e solidale".

Anche il PS del Mendrisiotto ha inviato una nota a favore di Bosia Mirra:

"Il comitato PS Mendrisiotto sostiene Lisa Bosia Mirra nella contestazione del decreto d’accusa mosso nei suoi confronti. Alla base dell’opposizione si trova la richiesta della deputata socialista di assumere tutte le prove fino ad ora rifiutate dal Pubblico Ministero. La mancata considerazione delle motivazioni umanitarie di Bosia Mirra sono segno dell’applicazione letterale di una legge cieca di fronte alle circostanze drammatiche nelle quali la deputata si è trovata ad agire. Il comitato PS Mendrisiotto, rifiutando di considerare la Gran Consigliera alla stregua di una trafficante di esseri umani, sottolinea che al gesto di Bosia Mirra va applicata una lettura in chiave umanitaria e solidale. La stessa solidarietà che, lo scorso dicembre, le è stata riconosciuta dal premio svizzero “Alpes ouvertes”, visto l’impegno a favore dei migranti e dei loro diritti"
 


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