l'immagine riportata dal sito di Amnesty International a corredo dell'articolo
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03.10.2018 - 11:000

Il PS, "Chiesa parla a nome del popolo, ma non tutti la pensano come lui e l'UDC"

La sezione ticinese del partito: "il rispetto si dimostra anche chiamando le iniziative col loro nome, questa è contro i diritti umani"

BELLINZONA – Il Partito Socialista ticinese cosa pensa della bufera che si sta scatenando attorno al manifesto proposto dal partito nazionale in merito all’iniziativa sull’autodeterminazione?
La risposta arriva, ed è decisa, dal profilo Facebook dello stesso. “Il rispetto del popolo si dimostra anche intitolando correttamente l’iniziativa”, inizia, con chiaro riferimento al poco rispetto che secondo Marco Chiesa ed anche Lorenzo Quadri ritengono che il PS porti al popolo svizzero.

“Era prevedibile ed è successo: Marco Chiesa fa l'offeso riguardo alla nostra campagna contro l'iniziativa anti diritti umani dell'UDC. Come al solito alza la voce e parla come se tutta la popolazione svizzera la pensasse come lui e l'UDC quando invece c'è una Svizzera che non la pensa così, una Svizzera che resiste. Chiesa dice che "il popolo svizzero merita rispetto". Il rispetto per il popolo, Marco Chiesa, va dimostrato denominando le iniziative in modo corretto, non con titoli che non hanno nulla a che vedere con il contenuto dell'iniziativa, come fa sistematicamente l'UDC”, si legge nel post.

“Quella che voteremo il 25 novembre, dovrà essere rifiutata con un deciso no perché altrimenti obbligherebbe la Svizzera a rinunciare alla Dichiarazione universale dei diritti umani: questa è quindi un'iniziativa contro i diritti umani”, argomenta il PS. 

“Chiesa può fare l'offeso, alzare la voce, cercare di parlare a nome di una popolazione che però non la pensa come lui. La popolazione che resiste e che dice no all'iniziativa contro i diritti umani dell'UDC: un serio attacco ai valori della Svizzera, alla neutralità, alla forza della diplomazia svizzera, alla nostra tradizione umanitaria”.

E a sostegno della propria tesi, viene proposto un articolo dal sito di Amnesty International che invita a votare no e inizia così: “L’iniziativa UDC «Il diritto svizzero anziché giudici stranieri» esige la prevalenza della Costituzione federale sul diritto internazionale. Questa iniziativa è un attacco frontale contro i diritti umani, poiché il suo obiettivo finale è l’uscita della Svizzera dal Consiglio d’Europa. Essa manda un messaggio pericoloso a chi, in Europa e altrove, ha poco rispetto per il diritto, minaccia la nostra democrazia e indebolisce lo Stato di diritto in Svizzera”, e prosegue con lunghe argomentazioni.

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