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05.10.2018 - 14:450

L'affair chierichetti finisce su Repubblica. E Quadri urla #ForzaPanty

Il giornale italiano si è occupato della diatriba scatenata dalla leghista. "Questo è il clima che si respira alla frontiera". Il leghista difende la collega di partito

CHIASSO – La sfuriata di Roberta Pantani contro l’arciprete di Chiasso Don Feliciani ha fatto rumore. A colpire è stato il caso chierichetti, dato che la Municipale ha accusato il prete di utilizzare bambini stranieri. I genitori di due bimbi adottivi sono insorti, il PPD chiassese ha chiesto al Municipio una presa di distanza e se ritiene che la leghista possa ancora rimanere alla testa del suo Dicastero.

Il Comune in una nota si è detto “rincresciuto”, sebbene “ciascuno nell’esternare le proprie opinioni personali si assume di seguito le proprie responsabilità”, e ha ricordato come sia “fondamentale che i rappresentanti delle istituzioni si impegnino, oggi più che mai, a evitare inutili polemiche. Le istituzioni e i loro rappresentanti non dismettono il proprio ruolo in alcun momento: loro compito è di rispettare le leggi fondamentali del Paese e quelle convenzioni che proteggono le fasce più indifese dalla strumentalizzazioni”. 

Il PPD non è stato soddisfatto, perché non si detto nulla in merito al suo ruolo nel Dicastero. 

A difendere la collega ci ha pensato Lorenzo Quadri, coniando l’hastag #ForzaPanty che a Pantani è piaciuto. “Un municipio che immagina di imbavagliare i propri membri non ci fa una bella figura. Un municipio che si fa strumentalizzare e casca a piedi pari in polemichette partitiche montate ad arte, nemmeno. Non sta certo al municipio di Chiasso mettersi a disquisire su prese di posizione di suoi membri che non hanno alcuna attinenza con la loro attività in seno all'esecutivo. La libertà di espressione (a parte ovviamente gli obblighi di segretezza legati alla funzione) esiste anche per i municipali. E la storiella delle dichiarazioni razziste è una barzelletta. Adesso dire che un immigrato è un immigrato sarebbe razzismo? La casta politicamente corretta vuole criminalizzare l'uso della parola "migrante", a fini censori? Per fortuna che il ridicolo non uccide, sennò sarebbe un'ecatombe. Comunque, dubito che la vicesindaco ci perderà il sonno di notte...”, scrive Quadri.

Ora l’affair chierichetti è sbarcato anche oltre Confine, sulle pagine di Repubblica. “Perché ci sono chierichetti di colore sull'altare? A scatenare la polemica è Roberta Pantani, vicesindaco di Chiasso e deputata della Lega dei Ticinesi al Parlamento federale. Sul Mattino della Domenica, il settimanale del partito, punta il dito contro due bambini nati in Etiopia della parrocchia di San Vitale, a due passi dal confine”, si legge nel testo. 

Poi si dà la parola ai genitori dei due bimbi: "Queste diversità per noi non esistono, sono gli altri che ce le fanno notare", dicono amareggiati. E ricordano che questo è il clima che si respira alla frontiera. "C'è un continuo dare addosso allo straniero", spiegano. Anche se "il Ticino è sempre stata una terra di immigrazione". E alla Pantano (errore dell’articolo, ovviamente è Pantani, ndr) - da cui ancora aspettano delle scuse - rispondono: "Vieni a casa nostra, prendi in braccio i nostri figli. Quali minacce possono rappresentare questi bambini?".

Non manca, comunque, l’accenno “al clima che si respira alla frontiera”, parole sia dei genitori dei piccoli chierichetti che del giornalista.

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