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13.12.2018 - 09:000
Aggiornamento: 11:22

Una lista tutta... rosa. Tamara Merlo, "donne, dimostriamo che ci siamo!"

La deputata vuole schierare una lista completamente al femminile. "Sarà aperta, temi comuni potranno già essere la parità salariale, la violenza sulle donne da eliminare, la necessità di essere rappresentate e la conciliabilità famiglia-lavoro"

BELLINZONA – Dopo la scissione in seno ai Verdi, sul futuro politico di Tamara Merlo si è detto tanto. E lei ha spiazzato tutti, durante una diretta con i colleghi di ticinonews.ch, spiegando che non aderirà a nessun partito, bensì candiderà una lista di sole donne. 

Ne abbiamo parlato con lei.

Da dove nasce questa idea?
“Dopo quasi 50 anni dal voto concesso dagli uomini ticinesi alle donne, in Gran Consiglio siamo solo 23 su 90, nel Consiglio di Stato non c’è nessuna donna: stiamo andando davvero troppo lentamente! Ci sono partiti che fanno il lavoro e lo sforzo al momento di costituire le liste di ricerca di candidate, altri sono meno attenti alla questione oppure meno abili a convincere le donne, dicendo spesso che non c’è nessuno disponibile. Ciò che vorrei provare a fare è una lista di sole donne per dimostrare che le donne ci sono, secondo me dovrebbero essere rappresentate nel Parlamento in misura pari alla popolazione, quindi quanto meno al 50%. Sarà una lista apartitica, mi auguro di riuscire a trovare le candidate, che ancora non ho. L’idea è stata lanciata vedendo che c’è la campagna ‘Io voto donna’: per poterlo fare, le donne devono essere in lista”.

A chi si rivolgerà? A donne che al momento non sono in un partito o anche a quelle che ne hanno già uno?
“Sicuramente a chi in questo momento non ha ancora un’appartenenza partitica e fatica a vedersi inserita in un partito. Non escludo e avrei piacere ad avere candidate di partiti che non hanno trovato posto nelle liste, dato che non tutte danno sufficientemente spazio alle donne. Dunque, a chi è attiva e a chi non lo è ancora”.

Ma non ci sarà un programma comune, si andrà da destra a sinistra, corretto?
“Non ci sarà un’ideologia al di là del voler dare il giusto spazio alle donne nelle elezioni e nella società. Qualunque donna si candidi penso sia in chiaro che la parità salariale a parità di lavoro deve essere raggiunta e non restare solo nelle leggi, che la violenza domestica e sulle donne in generale deve essere cancellata, che dobbiamo essere presenti ad ogni livello. Poi c’è il tema della conciliabilità lavoro-famiglia, per citarne un altro. Dunque gli argomenti comuni ci sono. Basterebbe almeno la parità salariale, sarebbe già un programma politico”.

Ipotizziamo però un caso limite: due elette, una che segue le idee socialiste e l’altra quelle democentriste…
“Andrebbe benissimo, nella mia esperienza in Gran Consiglio sto vedendo quanto è importante ch chiunque possa affrontare i temi con la sua sensibilità. Nel nostro gruppo un po’ sparpagliato dei Verdi ciascuno vota come vuole. Sui semafori e le rotonde si possono avere posizioni diverse, sul fatto di chiedere la parità uomo-donna e di combattere la violenza penso ci sia unanimità”.

La lista ha già un nome?
“No, ho appena lanciato l’idea, la sfida. Sto sondando le conoscenze, tra i colleghi, per capire se qualcuno ha proposte”.

Vorrebbe portare qualcuno anche per il Consiglio di Stato?
“Valuterò, valuteremo. Mi auguro ci saranno candidate valide, il mio timore è che non ce ne siano abbastanza”.

Diceva che non tutti i partiti danno la possibilità. Punta il dito su uno in particolare?
“Non ho i numeri attuali e non so cosa stiano facendo nelle liste. La mia impressione, guardando la composizione attuale, è che il PLR abbia abbia solo quattro deputate e temo che anche nel 2019 non andranno nella buona direzione, che per me è avere lo stesso numero di candidati e candidate. Ma sia il PLR che gli altri grandi partiti, Lega e PPD secondo me non danno sufficiente spazio”.

Vuole lanciare un appello?
“Donne, non abbiate paura di contattarmi, possiamo parlarne. Sono a disposizione per chi ha le idee chiare e per chi invece le ha meno, sarà una lista molto aperta, lo scopo è mostrare che ci siamo, che siamo più che metà della popolazione e che dobbiamo essere rappresentate nelle decisioni che ci riguardano”.

Tamara Merlo lascia alle interessate i suoi contatti: tamara.merlo@gmail.com, la pagina Facebook oppure il numero di cellulare 0041765295628

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