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19.04.2019 - 14:440

PLR, qualcuno chiede il cartellino... giallo. "Hanno mangiato e bevuto da noi poi sostengono il seggio socialista"

Mazzoleni ha lanciato la proposta di convocare la commissione disciplinare per Marty e Sadis, perplesso anche Caprara. E si è parlato di raddoppio. Per Gendotti "è stato un errore", per Quadranti "abbiamo puntato troppo sul DECS"

CADEMPINO – “Certi personaggi hanno mangiato e bevuto nel nostro partito per poi uscire con commenti del tutto inaccettabili. Mi sembra che ci siano i presupposti affinché venga convocata una commissione disciplinare non accetto che un ex consigliere di Stato tenda la mano a un altro candidato. Fa male al partito”, tuona il presidente del circondario di Vezia, Marzio Mazzoleni, al primo Comitato Cantonale liberale dopo le elezioni.

Si riferisce, è chiaro, a Dick Marty, che aveva ribadito l’importanza di una voce socialista in Governo. E chiede che anche Laura Sadis possa essere ammonita. 

I toni sono alti, mentre si parla di quella che è stata senza dubbio una sconfitta. Lo ammette anche Bixio Caprara: “Gli obiettivi che ci eravamo posti non sono stati raggiunti, per cui è giusto parlare di sconfitta. D’altronde, potevamo in campagna elettorale evitare di dire che volevamo migliorarci, raddoppiando in Governo?”, si chiede. Nonostante, come fa notare Fulvio Pelli, quando Lega e UDC si sono alleate, ben in pochi ci credevano.

Addirittura, per Gabriele Gendotti, interpellato dal Corriere del Ticino, “puntare al raddoppio sia sempre uno sbaglio. Non si dovrebbe mai avere un obiettivo di questo genere. Meglio puntare al miglior risultato possibile senza parlare apertamente di raddoppio: il rischio è di risvegliare l’orgoglio nella controparte. Ed è quello che è successo con i socialisti. Allo stesso modo credo che sia stato un errore far capire di voler portare via il seggio al PS: l’avversario naturale del PLR dovrebbe essere la Lega”. 

Per Matteo Quadranti “abbiamo forse insistito troppo sul DECS. Mi sembrava che la strategia iniziale fosse quella di puntare sui progetti del partito e non di fare al guerra a qualcuno”.

Ma al di là di quello, gli inviti a sostenere il seggio socialista hanno fatto male al PLR. Caprara è su quella linea: “Sono rimasto molto perplesso e non ho condiviso le affermazioni di chi, pur avendo ricoperto in passato alte cariche per il partito, si è speso per la campagna di altri candidati. È stato ben poco elegante, anche solo nei confronti di chi è arrivato dopo e si è impegnato per il partito. 

“Alcuni ex Consiglieri di Stato non ci hanno ritenuti capaci, in particolare Alex Farinelli che è arrivato secondo”, si è fatto sentire ancora Mazzoleni.

Contrario all’idea di un procedimento disciplinare Guido Tognola, presidente della sezione luganese, a cui l’epurazione fa paura. 

Per quanto concerne i prossimi temi in votazione, no a “Giù le mani dalle Officine” e sì ai semafori sul Piano di Magadino.

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