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13.06.2019 - 09:000

Pamini controcorrente: "Le risorse sono aumentate, non diminuiscono". Bottinelli: "Da aprile rosica..."

Teoria controcorrente dell'ex deputato: "Dal 1980 ci sono il 71% di persone in più sulla Terra ma mediamente dobbiamo lavorare il 72% di tempo in meno per ottenere gli stessi beni primari. L'abbondanza raddoppia ogni vent'anni"

BELLINZONA – Paolo Pamini contro corrente, ancora una volta. Non è più in Gran Consiglio, ma le sue teorie diverse da quelle della massa continuano. Ieri sul Corriere del Ticino ha scritto che “siamo in un mondo di superabbondanza e, dati alla mano, l’aumento della popolazione addirittura aumenta le risorse disponibili anziché esaurirle. Gli appelli alla decrescita sono letteralmente inumani e vanno rimandati al mittente”.

Il mittente sarebbero Greta Thunberg e i suoi seguaci, in Ticino la coalizione rossoverde. A cosa si riferisce Pamini? Parte dal concetto di paniere. “Il costo di un bene in termini di tempo di lavoro altro non è che il suo prezzo monetario diviso il salario orario. Entrambi i dati sono disponibili su scala internazionale. Il sito www.humanprogress.org considera un paniere di 50 materie prime e beni fondamentali e calcola il tempo necessario per acquisirlo, nel 1980 così come oggi. Nel paniere vi sono beni come zucchero, caffè, grano, riso, agnello, maiale, manzo, pesce, olio di girasole, olio di palma, lana, cotone, gas naturale, petrolio, carbone, uranio, oro, argento, ferro, stagno, piombo, rame, zinco, legno compensato e tanti altri”.

Ebbene, “dal 1980 ad oggi, malgrado sulla Terra siamo il 71% di persone in più, pro capite dobbiamo lavorare mediamente il 72% di tempo in meno per ottenere gli stessi beni primari di quarant’anni fa. Significa che lo sforzo complessivo (in tempo) dell’umanità è diminuito di oltre la metà, o che in 38 anni l’abbondanza pro capite è aumentata di 3,6 volte. Il che implica un aumento annuo del 3,44% e il raddoppio dell’abbondanza ogni vent’anni”.

Dunque, per lui non è assolutamente vero che le risorse del pianeta si stanno esaurendo. Anzi. “Se dobbiamo lavorare meno per ottenere lo stesso, significa che le risorse a disposizione sono aumentate, non diminuite”, spiega.

Da dove viene l’abbondanza di cui parla? “Dall’aumento della produttività del lavoro. Dopo quarant’anni di dati sappiamo che ogni 1% di aumento della popolazione il tempo di lavoro necessario per acquisire beni fondamentali diminuisce ancor più dell’1%”, il tutto proveniente dal capitalismo. “Il mondo è un posto sempre più bello per viverci, per sempre più persone. Proprio grazie al capitalismo, soprattutto in quelli che chiamavamo paesi sottosviluppati o in via di sviluppo. Noi occidentali invece dobbiamo sorbirci le fisime di chi con la rabbia dentro vorrebbe ancora una volta fare stare peggio tutti”.

Di fatto, tutto il contrario rispetto a chi teme che le risorse si stiano esaurendo.

“Mentre Pamini rosica ancora da aprile noi siamo in corsa per un seggio a Berna proponendo un progetto di società più sostenibile, inclusiva e rispettosa”, ha commentato sui social Jessica Bottinelli.

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