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08.09.2015 - 14:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Lugano e Ambrì, pronti per partire

Nel fine settimana parte il campionato di hockey. I bianconeri puntano alle semifinali, ma gli svedesi sinora non hanno ancora segnato in pre season. I biancoblu volano basso e parlano di progetto in tre anni, con l'obiettivo non troppo velato di arrivare ai playoff.

LUGANO/AMBRÌ - Fra poco si torna sul ghiaccio (la prima giornata è prevista per venerdì), e inizia un nuovo, attesissimo campionato, come sempre lungo e ricco di insidie. La preparazione di Ambrì e Lugano è ormai agli sgoccioli, e le due ticinesi sono pronte ad affrontare una nuova stagione con obiettivi diversi: centrare finalmente i playoff per i leventinesi, puntare in alto per i bianconeri. Entrambe le compagini sono state presentate nei giorni scorsi. Vicky Mantegazza, presidente luganese, non ha nascosto di voler ambire alle semifinali. «Far meglio dello scorso anno, a livello matematico, significa quello». I risultati in amichevole non sono stati dei più soddisfacenti, anzi sono arrivate ben quattro sconfitte consecutive, ma non c'è preoccupazione. Nell'ultima partita giocata, col Kloten, è giunta una bella vittoria, dove si è visto un gioco ordinato, segno che il Lugano è forse davvero pronto come dice il tecnico Fischer, che si definisce «soddisfatto della squadra». Sono arrivati giocatori che l'allenatore ha definito «fisici», come Furrer, Martensson (autore di un buon pre season) e Hofmann, reduce da tre anni e 76 punti a Davos. Fra i confermati, gli svedesi Klasen e Pettersson non hanno ancora segnato, malgrado i tentativi di schierarli in linee diverse, così come Brunner che ha impiegato diverso tempo per sbloccarsi. Durante la preparazione è pesata, per ammissione degli stessi giocatori, l'assenza per infortunio di Julien Vauclair, che è rientrato sul ghiaccio nel corso della penultima amichevole e ha ripreso il suo ruolo di leader. Positivi invece e in modo costante i giovani, da Bertaggia a Romanenghi sino a Fazzini e Morini. Ad Ambrì, nonostante la voglia di centrare finalmente i playoff, prevale un basso profilo. Tutti parlano, dal presidente Filippo Lombardi al direttore sportivo Ivano Zanatta, di un progetto in tre anni, con il coinvolgimento importante del settore giovanile. «Il gruppo dovrà sopperire a chi è meno dotato» ha detto chiaramente il tecnico Serge Pellettier, lasciando forse intendere le non eccelse qualità della sua squadra. «Serve una squadra tenace, e speriamo che gli infortuni siano dalla nostra parte». Sancito non senza strascichi polemici l'addio al portiere Schaefer (che potrà rientrare in una squadra europea solo col benestare dell'Ambrì nel corso dei prossimi 5 anni), si è deciso di puntare su due elementi che si potranno alternare in porta come Wolf e il confermato Zurkirchen, mentre non è chiara la situazione di Flückiger. Un infortunato d'eccellenza c'è già, il giovane Michael Fora, un prodotto del settore giovanile biancoblu (a proposito di progetto...) tornato in Leventina dopo l'esperienza in Canada e le prime selezioni nella Nazionale. Dovrà star fermo dalle 4 alle 6 settimane, causa lesione del legamento collaterale del ginocchio sinistro. Importanti potranno essere il finlandese Mäenpää ed Emmerto, che almeno inizialmente dovrebbero far parte della prima linea Le amichevoli hanno avuto risultati altalenanti. In forma fin da subito Giroux, uomo importante nello scacchiere leventinese, al pari del solito Inti Pestoni, su cui diversamente dal solito non si sono susseguite le insistenti voci di cessione. Si dovrà ancora lavorare sul power play, su cui l'Ambrì è stato spesso in difficoltà. L'entusiasmo attorno all'hockey di casa nostra c'è: a Lugano sono aumentati gli abbonamenti, e molta gente ha assistito a presentazioni e partite delle due formazioni. Adesso la parola passa al ghiaccio.
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