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28.11.2015 - 22:460
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Chiasso, un'altra partita gettata al vento. Lugano, un pareggio amaro

I bianconeri sbloccano subito a Vaduz e contengono senza problemi l'avversario per poi subire il pari su rigore nel finale. I rossoblù giocano maluccio ma vanno in vantaggio con Regazzoni, il Winterthur rimonta nella ripresa

VADUZ/CHIASSO - Un pareggio amaro per come è venuto, quello del Lugano a Vaduz (1-1), una sconfitta che apre ancor di più la voragine della crisi per il Chiasso (3-1 col Winterthur): è il (magrissimo) bottino della serata calcistica in salsa ticinese. Nel Liechtestein, con la neve ai bordi del campo, si giocava uno scontro importante in chiave salvezza. Che è cominciato per gli uomini di Zeman come meglio non si poteva, con Susjnar, ottimo, che si è visto respingere il tiro dal portiere, sulla cui respinta un cinico Sabbatini ha sbloccato il match. Erano passati solo 3', e la reazione del Vaduz non ha impensierito i bianconeri, che anzi ha gestito senza patemi fino alla pausa. Nella ripresa, addirittura, sono stati gli ospiti a crearsi due occasioni per il raddoppio, con Tosetti e Culina. Il Vaduz, che si era affacciato sporadicamente con qualche punizione, all'82' ha trovato però un pareggio forse a quel punto inaspettato. Difesa non impeccabile, con Datkovic che si è fatto sottrarre la palla, costringendo Valentini al fallo da rigore, che l'ex bellinzonese Neumayr ha trasformato. Negli ultimi minuti, una grande chance per parte, in casa bianconera con Culina e in quella del Vaduz con il palo colpito da Messaoud. Incassare il secondo gol sarebbe stato troppo per una squadra che meritava di portare a casa i tre punti. Senza successi da tre mesi, il Chiasso cercava i tre punti contro un Winterthur relegato nelle zone basse della classifica. Nella serata polare del Riva IV sono stati però gli ospiti a condurre il gioco e a far vedere le cose migliori. Un po' di fortuna ha aiutato i rossoblù, quando Lüchinger è stato atterrato in area, e capitan Regazzoni dal dischetto ha regalato il vantaggio. Come nella scorsa partita col Wil, dunque, il Chiasso ha chiuso in primo tempo in avanti. E ancora una volta non ha saputo gestirlo: i secondi tempi sono un problema. Incredibile quanto successo in occasione del pari ospite: a segnare è Holenstein, entrato un secondo prima, alla prima azione, sfruttando una punizione. Assieme a lui era sceso sul terreno di gioco Bengondo, che qui fa sempre gol, e non si è smentito. A 3' dalla fine, con Guatelli non impeccabile, ha messo in rete un cross. Il Chiasso, che sin lì non era riuscito a creare grandi occasioni, nulla ha potuto, ed ha incassato a porta sguarnita, col portiere salito a dare una mano in attacco, anche la terza rete. Il Lugano si mangia le mani per aver subito un gol quando la partita, data anche la prestazione, pareva sua, e ha qualcosa da ridire sull'arbtraggio. Il Chiasso recrimina su meccanismi che non ci sono più, giocatori che non riescono a rendere come in passato ed anche sulla paura di vincere che lo blocca quando è in vantaggio. Foto: dal profilo ufficiale Facebook del Lugano
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