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10.09.2016 - 14:360
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Le Paralimpiadi viste da Murat Pelit. «Tutti sono lì per vincere, e daranno il massimo»

Lo sciatore ticinese si trova in Argentina ma intende seguire il più possibile le gare. «Lo sport non si ferma dinanzi alla disabilità. La Svizzera fa un buon lavoro, anche se si possono sempre aggiungere progetti»

BELLINZONA - Dopo la scorpacciata di sport olimpici, a Rio le gare continuano. Protagonisti sono gli sportivi disabili, che stanno dando vita alla Paralimpiadi, un concentrato di umanità, storie e emozioni. Ne abbiamo parlato con Murat Pelit, lo sciatore paraplegico ticinese, secondo classificato come miglior sportivo cantonale qualche mese fa.Seguirai le gare in tv?«Cercherò di seguire più la nostra nazionale ma non sarà semplice perché mi trovo in Argentina ad allenarmi per la stagione che è alle porte, ahimè non sono ancora riuscito a vedere la cerimonia».Che messaggio porteranno le gare?«Ad essere sincero non so se le gare porteranno un messaggio, gli atleti sono li per vincere, e daranno il massimo nonostante le disabilità. A ognuno il suo modo di interpretarle».Per gli atleti che partecipano è già un successo esserci e poter praticare il proprio sport oppure una medaglia può cambiare un carriera?«Penso che per molti atleti riuscire partecipare ai giochi paraolimpici è già un grande successo, ci sono sempre più atleti di alto livello nel mondo che non per forza riescono a confrontarsi, quindi potersi giocare la medaglia tra i migliori sicuramente è come una mini vittoria. Ritengo però anche che per alcuni una medaglia rappresenti sicuramente un trampolino di lancio».Quando è importante lo sport per aiutare i disabili?«Credo che lo sport sia fondamentale per un disabile, perché oltre al fare bene fisicamente, aiuta la persona a confrontarsi con altre disabilità ma soprattutto fa capire che lo sport non si ferma davanti a essa e che è praticabile da tutti e con tutti».La Svizzera fa abbastanza, a tuo avviso, per lo sport rivolto ai disabili?«In Svizzera si sta facendo un bel lavoro, oltre alle associazioni cappello come Plus Sport Svizzera, che è molto attiva, nei vari cantoni nascono sempre nuove associazioni o società rivolte allo sport per tutte le disabilità. In Ticino l'ultima nata è il Gruppo Insuperabili, che in poco tempo ha coinvolto molti disabili in carrozzina di ogni età ad andare in bici e fare sport ricreativo. Ma chiaramente si può fare sempre qualcosa di nuovo».
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