ULTIME NOTIZIE Archivio
Sport
07.11.2017 - 11:400
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Un ticinese.. blaugrana. Il Barcellona ringrazia Sergio, che racconta: "amo la filosofia del club, lì mi sento come a casa. Mio cugino campione di pallamano e Puyol in mezzo al pubblico..."

Sergio Leonetti è stato citato dal profilo Twitter del prestigioso club. Ci parla di una passione nata per la madre spagnola e alimentata da molti viaggi: "con le low cost, prenotando con anticipo, i voli sono accessibili. Non è la prima volta che i giornali locali mi citano..." GUARDA LA GALLERY

BARCELLONA - "Grazie per essere venuto, twittava il Barcellona, squadra di pallamano, rivolta  aun ticinese. Un onore, senza dubbio, finire sul profilo ufficiale di uno dei più grandi club al mondo. Quella traSergio Leonetti e il Barcellona è una storia di origini, di appartenenza, di amore per lo sport: scorrendo il suo profilo Facebook, infatti, si respira la sua passione per tutto ciò che è blaugrana.

Abbiamo chiacchierato con lui per addentrarci in questo legame così particolare. 

Che effetto ti ha fatto vederti citato e ringraziato sul profilo Twitter del Barca (pallamano)?
"Mi ha reso veramente felice, anche se non pensavo che avrebbe causato questo effetto mediatico! Faccio una premessa: la passione per la squadra di pallamano del Barça è soprattutto data dal fatto che vi gioca Viran Morros, che è un mio cugino di secondo grado. Per quanto riguarda il club, invece, io sono Socio del club dal 2005. Faccio inoltre parte della FCB Penya Ticino, che rappresento sempre nelle mie trasferte, che è Fans Club ufficiale nel nostro Cantone dal 2012 e della quale il Comitato è formato dal Presidente Fernando Martinez, Daniele Machado, Luca Bruschi, Marcos Heredia e dal sottoscritto. Tornando al tweet del sezione di pallamano è nato in una situazione particolare: avevo comprato i biglietti in prima fila per me ed i miei amici perché sapevo che lì c’era possibilità di appendere la bandiera della Penya. Io sono entrato nel Palau Blaugrana circa 45 minuti prima dell’incontro per poter salutare a Viran e gustarmi il riscaldamento della squadra. Appena ho appeso la bandiera si è avvicinato a me un dirigente del club che mi chiede da dove arrivavo. E mi ha detto che avrebbe fatto il tweet. Al ritorno dei miei viaggi e delle partite che visito di solito inoltro alcune fotografie a Mundo Deportivo e a Sport,  che sono organi di stampa sportiva,  dove hanno delle pagine specifiche per le Penye e dove pubblicano le varie attività dei Fans Club. La FCB Penya Ticino è già stata pubblicata varie volte. Anche sul sito del FC Barcelona sono state pubblicate un paio di foto con la mia immagine.

Tu segui ogni genere di sport dove ci sia il Barcellona, vero? Ce li elenchi? Quali preferisci?
"A me piace lo sport in generale, per cui lo seguo con piacere. La struttura polisportiva del FC Barcelona è di primo livello e si distingue con la parte professionale del Club e quella non professionale. Tra le squadre professionistiche troviamo ovviamente il calcio, con Barça, Barça B (che milita nella Liga 123 – serie B iberica) e la squadra femminile, tra le quali milita la giocatrice Lieke Martens, miglior giocatrice d’Europa e vincitrice del premio The Best). Dopo di che seguono il basket, la pallamano, il calcio a 5 e l’Hockey su pista. Tra quelle non professionali troviamo l’Hockey su ghiaccio (nel quale milita il mio amico Oriol Rubio) l’atletica, pallavolo, rugby e l’hockey su prato, pattinaggio artistico e basket femminile. Preferisco come già detto il calcio e naturamente la pallamano. Tuttavia, nello scorso week end oltre a questi sport mi sono gustato la partita della coppa Europea di Hockey su pista tra il Barça e l’HC Forte dei Marmi. Mi sono perso invece la partita di calcio femminile per problemi logistici… giocavano mentre io volavo.

Da dove è nata questa tua passione per tutto ciò che riguarda il Barcellona? È nato prima l'amore per le squadre o quello per la città, oppure insieme?
"Mia mamma è nata a Barcellona nel 1938 ed ha vissuto nel centro della città fino a quando si è sposata. La maggior parte dei miei parenti vive a Barcellona o nei paesi vicini e sono tifosi della squadra blaugrana. La prima maglietta mi è stata regalata da loro quando avevo 5 anni e sempre un mio zio mi portò al Camp Nou quando ne avevo 16. Quando mi reco a Barcellona mi sento davvero come a casa. Oltre ai miei parenti e cugini ho diversi amici. E naturalmente c'è il legame di parentela con il giocatore di pallamano Viran Morros, più volte premiato come miglior difensore del campionato spagnolo, Campione del Mondo con la Spagna nel 2013 e votato in varie occasioni come miglior difensore del Mondo.

Non è consueto seguire una società sportiva a 360° così, ovvero in molti sport: cosa ti spinge a farlo?
"A 360 gradi seguo i risultati, quello sì… Ora con internet e i giornali online puoi seguire praticamente tutto in tempo reale. Dopo di che mi piace la filosofia del Club, basata appunto a livello di polisportiva globale. Mi piacciono più sport e li seguo con piacere. Sono stato a Colonia nel 2015 e nel 2017 per la Final 4 di pallamano e a Sciaffusa sempre per una partita di questo sport. Quando arriva a Milano la squadra di basket, per l’Euroleague, vado volentieri ad Assago a vedere la partita.

Ti rechi spesso a Barcellona?
"Mi reco a Barcellona 3 o 4 volte l’anno. Di solito quando viaggio mi porto qualche amico per poi fargli visitare la città. Recarsi a Barcellona è piuttosto facile dato che è veramente ben collegata con Malpensa. Con l’avvento delle low cost adesso è veramente facile viaggiare. Prenotando con mesi di anticipo si riesce a spendere veramente poco! Io di solito, quando esce il calendario delle squadre, scelgo il week end. Dopo di  che prenoto il volo, l’hotel e organizzo la trasferta. Ho già pronta e prenotata la prossima trasferta con la mia famiglia, che sarà nel mese di febbraio. I voli sono stati pagati 70 euro. La sicurezza al Camp Nou è molto buona e si possono portare i bambini tranquillamente. La prima partita che ha visto mio nipote è stata il derby cittadino tra Barça ed Espanyol. Cristian aveva 9 anni e c’erano 90'000 spettatori. In seguito sono stato allo stadio con un’altra famiglia con due bambini ancora più piccoli. Ci siamo divertiti parecchio. A febbraio porterò il mio nipotino più piccolo che ha 4 anni.

Sei riuscito a entrare in contatto con qualcuno dei tuoi idoli, nei vari sport? Se sì, con chi e che impressioni ne hai ricavato?
"La prima fotografia storica con un giocatore del Barça è stata con Luis Enrique nel 1996. Io e la mia famiglia l’abbiamo incontrato per caso all’aeroporto di Barcellona. Loro andavano a giocare in trasferta mentre io tornavo a casa. In un’amichevole giocata a Losanna nel 2001 sono riuscito a farmi autografare la maglietta da alcune star. Nel maggio 2015 mentre ero a Colonia per le finali di pallamano ho fatto la fotografia con Carles Puyol, icona del club e capitano per lunghi anni. Vi racconto: Puyol era stato invitato dalla sezione di pallamano a vedere le partite. La sera del 30 maggio il Barça giocava al Camp Nou a finale di Coppa del Re al Camp Nou contro l’Athletic Bilbao. I tifosi del Barcellona che si erano spostati a Colonia per la pallamano quella sera avevano organizzato lo schermo gigante e sono andato a vedere la partita con loro. Puyol era tranquillamente in mezzo alla gente. Un grande personaggio con un grande carisma! Sono più accessibili i giocatori della pallamano, meno mediatici ovviamente ed avendo un famigliare in squadra ho potuto conoscerli molto più facilmente".

Paola Bernasconi
Potrebbe interessarti anche
Tags
partita
sport
barcellona
squadra
club
barça
pallamano
camp
puyol
profilo
© 2024 , All rights reserved