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25.07.2018 - 10:040
Aggiornamento: 26.07.2018 - 17:13

"Vogliono porsi arrogantemente alla testa del Ticino, trasformando il Lügan in un brand commerciale"

La rabbia degli ultrà bianconeri, che non intendono partecipare alla festa per i 110 anni. "Più rispetto per i fedelissimi"

LUGANO – Una maccheronata per stare tutti insieme prima della partita, il match stesso (a pagamento pure per gli abbonati, una pratica che in Italia a volte si usa, in Svizzera meno), poi la presentazione della squadra con i Blues Brothers. Una festa per celebrare i 110 anni del club, quella organizzata dal Lugano in occasione del debutto casalingo con lo Young Boys. Una giornata che non piace agli ultras, decisi a boicottare l’intera giornata.

“Troviamo le attività collaterali a margine del match profondamente offensive verso la storia della maglia e di tutta la società bianconera", scrivono le Teste Matte, giustificando così la dolorosa scelta di non assistere ai festeggiamenti. "Nostro malgrado la dirigenza sta seguendo unicamente logiche di profitto, puntando unicamente e nuovamente su una tifoseria "d'élite" e trasformando il nostro Lügan in un brand da vendersi in tutto il Cantone. Questa 'filosofia' tradisce i nostri valori e quelli che crediamo il FC Lugano debba rappresentare e ci chiediamo se a questa dirigenza interessi celebrare la storia bianconera o se semplicemente voglia porsi stoltamente e arrogantemente alla testa del Ticino calcistico, giocando per esso prima ancora che per la Città".


Non va giù che si debba pagare per entrare allo stadio, anche per chi ha già sborsato il costo dell’abbonamento. "Siamo indignati nel constatare che il prezzo della partita è escluso dal regolare abbonamento e che la dirigenza metta fieramente in discussione le basilari leggi di mercato facendo pagare due volte un servizio, così come deploriamo la celebrazione di una giornata finalizzata unicamente a glorificare la società attuale ingrossandone il portafoglio a scapito di quello che potrebbe essere un momento di aggregazione spontaneo e popolare. La cosa che più ci disturba è che venga venduta fieramente un'iniziativa che non è altro che un furto verso i propri fedeli abbonati per una festa di dubbio gusto ed una maccheronata che di offerto ha solo il nome”.


Il Lugano ha già celebrato il suo compleanno coi “coetanei” dell’Inter, portando tanta gente allo stadio. Un altro fatto, quello di puntare su questi “occasionali”, come vengono detti dai “sempre presenti” coloro che si recano al campo solo per determinati atteggiamenti, che non piace. “Invochiamo più rispetto ed una riconoscenza maggiore per i pochi e fedelissimi tifosi, che meritano qualcosa di più di chi si avvicina allo stadio unicamente per le amichevoli di "lusso" dell'estate. In sostanza, ci lascia basiti constatare che la fedeltà e l'attaccamento dei tifosi sono premiati con un insensato sovrapprezzo. Tutto ciò non ci rappresenta e per questo imporremo a Cornaredo il suono assordante del nostro silenzio ed il peso della nostra assenza".

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