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26.07.2018 - 16:300
Aggiornamento: 17:13

Campana risponde agli ultras, "non smetterò mai di essere deluso dal pubblico"

Il direttore sportivo: "eccezion fatta per quei fedelissimi... La vicinanza è vitale per la nostra sopravivvvenza"

LUGANO – Gli ultras del Lugano boicotteranno la festa per i 110 anni, convinti che la società stia facendo i suoi profitti, attirando una tifoseria d’élite senza tener conto dei fedelissimi e cercando di rappresentare più il Ticino che la Città. “Fate diventare il Lügan un brand commerciale”, è l’accusa.

Dalle colonne del Corriere del Ticino, il direttore sportivo Michele Campana ha risposto per le rime, non risparmiando commenti pesanti. In primis, verso i tifosi. “Devo dire la verità, anche se può sembrare dura: non smetterò mai di essere deluso dal pubblico luganese, eccezzion fatta ovviamente per quel gruppo di fedelissimi che ci ha sempre seguito e sempre ci segue con grandissimo affetto. L’ho già detto, ma desidero ribadirlo: qui c’è gente che fa davvero l’impossibile per il FC Lugano. Tutto ciò che decidiamo è in funzione del bene del club, non certo per interesse personale. Mi auguro davvero che tutti i nostri tifosi un giorno lo capiscano”.

Si dice deluso, per la società e per i giocatori, che dopo aver cominciato bene il campionato meritavano che i gruppi organizzati fossero con loro nella sfida ai campioni svizzeri. Solo sul fatto che il biglietto è da acquistare a parte e non è compreso nel prezzo mostra di comprendere gli ultras: “Forse abbiamo commesso un errore di valutazione: avremmo potuto e magari dovuto aumentare il prezzo dell’abbonamento stagionale includendo così l’incontro con lo Young Boys. Trattandosi però di una partita speciale, con la festa per i nostri 110 anni, abbiamo pensato di stampare dei biglietti particolari, che il tifoso potrà conservare in ricordo di questa giornata”. Sottolinea però come in moltissimi abbiano già provveduto a comprare il tagliando.

Campana torna all’attacco quando si parla di tifoseria d’élite, spiegando come i prezzi del Lugano siano i più bassi della Super League. “La gente deve capire che la vicinanza al nostro club è vitale per la sopravvivenza del FC Lugano. Sappiamo però fare autocritica: probabilmente se non riusciamo a fare passare questo messaggio la colpa è nostra. Dovremo dunque impegnarci maggiormente in questo senso nel futuro. Senza il sostegno degli sponsor e qualche sforzo da parte dei tifosi, il FC Lugano sarebbe già tornato in Challenge League”.

Quella che doveva, e deve, essere una festa per una ricorrenza importante rischia di aprire, o allargare, un divario fra ultras e società, dopo queste pesanti dichiarazioni. Campana riuscirà a scuotere qualche tifoso, esortandolo a essere in modo più attivo a fianco del Lugano?

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