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Cronaca
01.11.2016 - 18:540
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

«Così non va», l'UDC vuol cambiare impostazione

Per i democentristi, lo Stato non deve crescere più velocemente dell'economia, come sta accadendo negli ultimi anni, e per questo hanno presentato a Berna un documento strategico

BERNA - L'UDC nazionale non ha dubbi sulla via da percorrere per avere dei conti nazionali sani: l'economia deve crescere più dello Stato, diversamente da quanto si sta verificando negli ultimi anni. È il contenuto di un documento strategico che il Partito democentrista ha presentato oggi a Berna. Lo Stato, afferma, si è espanso a dismisura, con un ritmo più rapido rispetto all'economia, e ciò non va bene. E il problema maggiore non sono le entrate, che come ha spiegato la Consigliera Nazionale Magdalena Martullo-Blocher, che sono raddoppiate in 25 anni, bensì le troppe uscite. Per questo, l'UDC chiede un riesame dei compiti della Confederazione e la pianificazione dell'abbandono di alcune funzioni. Scopo di un tema che non è stato di certo sollevato oggi per la prima volta? Ridurre l'amministrazione federale e diminuire le spese. Vanno diminuite, ritiene il partito, le spese relative all'asilo, ed anche quelle dell'aiuto allo sviluppo e quelle dell'amministrazione, che negli ultimi anni si sono espanse in modo decisamente importante. E a chi obietta che i conti sono sani, l'UDC fa notare come ciò sia dovuto solo a fattori straordinari come il livello dei tassi di interesse e che dunque non deve essere un motivo per allentare l'attenzione. Secondo i democentristi, vi sono troppe regole che limiterebbero la libertà personale, e sono pronti a battersi per diminuirle. A volerle, sempre per l'UDC, è stato il centro sinistra, responsabile anche del costante aumento del peso del fisco
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