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Cronaca
23.11.2016 - 18:500
Aggiornamento: 21.01.2022 - 14:40

Anche Gobbi contro l'UDC. «Siete politici o contabili? Servono più effettivi alle frontiere»

Il Consigliere di Stato attacca il partito che lo aveva candidato al Consiglio Federale. «L'esercito serve solo in casi eccezionali». Dopo Romano e Fonio, prende posizione ufficialmente anche il PPD

BELLINZONA - L'intenzione dell'UDC di opporsi a un aumento del contingente delle Guardie di Confine, per motivi di risparmio, continua a far discutere. I più contrari appaiono essere i pipidini. Marco Romano, esponente PPD a Berna, e Giorgio Fonio avevano già espresso la loro contrarietà al dietrofront democentrista, in serata il partito ha preso ufficialmente posizione con un comunicato. «Si può rispondere all’importante pressione migratoria con la quale è attualmente confrontata la Svizzera, e il Ticino in particolare, tagliando risorse finanziarie che consentirebbero l’aumento dell’effettivo del Corpo Guardie di Confine?», si chiede il PPD in una nota, rispondendosi poi: «Evidentemente no, ma non la pensa così il Gruppo UDC alle Camere federali, che,su pressione di Ueli Maurer, Capo del Dipartimento federale delle finanze (DFF), ha deciso di intraprendere questa strada». L'aumento degli effettivi è ritenuto indispensabile, e «non è infatti possibile affidare questo delicato compito di controllo a personale di milizia non adeguatamente formato, come potrebbe essere l’esercito. Ci vuole personale professionista, la cui speciale formazione permette di garantire controlli maggiori e più intensi!». «Il PPD Ticino è irritato dal comportamento dell’UDC e nel contempo confortato dalla sicura opposizione del Gruppo PPD alle Camere federali sugli annunciati tagli proposti da Maurer. Tagli che sguarniscono pericolosamente la frontiera sud, esponendo il Ticino e i ticinesi a una situazione poco rassicurante. Non possiamo permetterci di attuare dei tagli in un settore sensibile come quello della sicurezza», prosegue la nota, che si chiude con un battagliero «è ora giunto il momento di dire basta alla politica delle proposte declamatorie e irrealizzabili (chiedere più mezzi con una mano, tagliare risorse finanziarie con l’altra)». La questione potrebbe segnare però anche uno strappo fra Norman Gobbi e il partito che l'anno scorso lo candidò al Consiglio Federale. Tramite il Blick online, infatti, il Consigliere di Stato, da sempre sostenitore di un maggior controllo alle frontiere e confrontato in prima persona con la pressione migratoria, ha attaccato l'UDC. «Siamo governati da politici o da contabili?», ha tuonato, dicendosi deluso dalla politica federale. La pressione migratoria al confine con l'Italia, ribadisce, non è diminuita, anzi «rispetto al 2015 abbiamo avuto un numero di immigrati illegali tre volte superiore. E se aumentassero ancora? Certo, potremmo ricorrere all'aiuto delle Guardie di Confine di altri Cantoni, ma per quanto tempo?». L'esercito, secondo lui, andrebbe mobilitato solo in caso di emergenza. Ci serve più personale alle frontiere, ogni giorno».
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