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01.09.2016 - 16:270
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Precario oggi e povero domani

di Ronnie David

È inutile aumentare le rendite dell’AVS del 10% perché tanto esiste il secondo pilastro e la possibilità di farsi un terzo pilastro che garantiscono una pensione senza problemi: questo è uno degli argomenti che spesso usano gli avversari all’iniziativa AVSPlus, in votazione il 25 settembre. Salvo che questo argomento è del tutto teorico e non tiene conto delle condizioni reali del mondo del lavoro, soprattutto in Ticino. Gli ultimi dati sui posti di lavoro, pubblicati ieri, confermano che i posti di lavoro a tempo pieno continuano a diminuire e aumentano invece quelli a tempo parziale. Non è una novità, questa tendenza è in atto da un po’. Uno studio dell’Ufficio cantonale di statistica ha provato che l’aumento dell’occupazione residente in Ticino è dovuto essenzialmente all’incremento dei tempi parziali e non per libera scelta: i due terzi delle persone che lavora part-time infatti sono sottoccupati, cioè vorrebbero aumentare la loro percentuale di lavoro. Neanche a dirlo, il tasso di sottoccupazione nel nostro cantone è di circa due punti percentuali superiore al resto della Svizzera, significa che da noi molta più gente è obbligata ad accettare contratti a tempo parziale, a ore o su chiamata. Questa situazione si ripercuote inevitabilmente sulle rendite che avranno poi a disposizione una volta andate in pensione. In Ticino il salario mediano è di oltre 1'000 franchi inferiore alla media nazionale. Questa differenza (che è del 17,2% ed è progressivamente cresciuta negli ultimi anni) però è calcolata su un salario “ipotetico” di 40 ore la settimana, non su quanto realmente le persone ricevono in busta paga. Chi lavora part-time si ritrova molto meno in tasca e molto meno nel secondo pilastro. Il terzo pilastro poi diventa una chimera perché già si fa fatica ad arrivare a fine mese con un salario pieno, figuriamoci con uno parziale. Senza contare che molti non arrivano neppure al limite legale per avere un secondo pilastro. Tutti i dati ufficiali dimostrano che i salari in molti settori sono calati fra il 2008 e il 2014, il lavoro diventa sempre più precario, il rischio di ritrovarsi in disoccupazione aumenta mentre per i senza lavoro è sempre più difficile trovare un impiego. In queste condizioni contare sul secondo e il terzo pilastro è del tutto impossibile. Se noi ticinesi siamo destinati a un’esistenza di precariato, almeno all’età della pensione sarebbe bello avere qualche garanzia in più grazie ad una rendita AVS un po’ più sostanziosa.Ronnie David – comitato AVSPlus – I Verdi
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