ULTIME NOTIZIE Tribuna Libera
Tribuna Libera
22.09.2016 - 12:300
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

"Prima i nostri": cadono le maschere!

di Fabrizio Sirica, vicepresidente PS

Quale potrebbe essere un obiettivo che l’iniziativa “Prima i nostri”, se venisse accettata, potrebbe realizzare? Lo spiega Alberto Siccardi, patron della Medacta, in una sua opinione pubblicata dal “Corriere del Ticino”: fare in modo che i residenti accettino lavori sottopagati. Quel che sconcerta leggendo le parole di Siccardi è il disprezzo nei confronti dei disoccupati. Secondo lui molti svizzeri e residenti, specie i giovani, rifiutano un posto di lavoro “per ragioni infondate e strumentali” perché sono “addestrati” a rifiutarlo. La verità è che dal Ticino i giovani se ne vanno per cercare un lavoro pagato dignitosamente, perché in questo Cantone non ci sono valide opportunità! Affermazioni simili, pronunciate da un imprenditore che ha ammesso pubblicamente di non pagare un ingegnere diplomato del Politecnico più di 4’000 franchi al mese, sono una presa in giro! Per rendersene conto basta leggere dell’ultimo vergognoso caso di dumping riportato oggi dalla stampa: una giovane aiuto dentista diplomata, a cui è stato proposto un compenso di 1'000 franchi al mese, non dichiarato, per un lavoro a tempo pieno. Come si possono accettare condizioni simili? Come si fa ad avere la precedenza in questi termini? È “una ragione infondata e strumentale”, come sostiene Alberto Siccardi, rifiutare una proposta del genere? Le affermazioni dell’imprenditore hanno comunque un merito, quello di aver fatto cadere le maschere al comitato di sostegno a “Prima i nostri” e di aver fatto capire chiaramente che lo scopo dell’iniziativa è quello potere assumere lavoratori residenti alle stesse condizioni dei frontalieri. Infatti, è necessario ribadirlo: se i disoccupati residenti non trovano lavoro è perché gli imprenditori preferiscono pagare meno altri lavoratori, in questo caso frontalieri, per massimizzare i profitti! La soluzione risiede in primo luogo nel combattere questi approfittatori con controlli efficaci, rendendo obbligatoria la notifica di tutti i contratti di lavoro, come chiede l’iniziativa “Basta con il dumping salariale!”. Solo Così sapremo dove è necessario intervenire, dove occorre impedire gli abusi commessi da quella parte padronato che è disonesta. In ultima analisi dovremo revisionare il ruolo degli URC (Uffici di collocamento), che ad oggi non sono null’altro che ispettori incitati a controllare e colpevolizzare il disoccupato. Occorre l’obbligo di segnalazione degli impieghi che si creano e l’abolizione delle agenzie interinali, che fanno una paradossale concorrenza privata a quello che dovrebbe essere il ruolo di collocatore dell’URC. Il 25 settembre votiamo NO alle illusioni (NO a Prima i nostri) e SÌ alle soluzioni: “Basta con il dumping salariale in Ticino!”.Fabrizio Sirica, vicepresidente PS
Tags
lavoro
residenti
no
siccardi
dumping
maschere
ticino
iniziativa
ruolo
lavoratori
© 2024 , All rights reserved