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08.02.2017 - 17:560
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

No al FOSTRA

dii Jessica Bottinelli, co-coordinatrice dei Verdi del Ticino

Il 12 febbraio prossimo saremo chiamati ad esprimerci sul Decreto federale concernente la creazione di un fondo per le strade nazionali e il traffico d’agglomerato (FOSTRA). Tre sono motivi chiave per i quali i Verdi vi invitano a respingere tale proposta: 1) FOSTRA non è un fondo pensato solamente per il mantenimento dello stato attuale della rete stradale elvetica. Al contrario, il fondo prevede un ulteriore ampliamento della stessa. Si continuerà quindi a cementificare e a parcellizzare il territorio. Già oggi le polveri fini ci stanno letteralmente uccidendo (penso in particolar modo al Mendrisiotto), chi si azzarda a fare delle previsioni sullo stato dell’aria con ulteriori strade? Ma non solo, ai problemi di mobilità e congestionamento del traffico si continuano a proporre sempre e solo soluzioni vecchie e nulla di innovativo. 2) Ogni anno FOSTRA investirebbe un miliardo di franchi in più nelle strade, l’imposta sugli oli minerali fornirebbe solamente 300 milioni di franchi annui. I restanti 700 milioni verranno quindi prelevati dalle casse federali, creando altrove importanti manchi. Vogliamo depredare ulteriormente le casse federali, a scapito della formazione, dell’agricoltura, etc? 3) Per i prossimi 10 anni almeno ci sono ancora fondi a disposizione per i progetti di agglomerato, che oggi, perlomeno in termini di spesa e priorità delle misure, non destinano ancora sufficienti risorse a favore della mobilità dolce e pubblica. Inoltre non dimentichiamoci che non esiste nessuna ragione oggettiva per dover legare i progetti di agglomerato alla costruzione di strade nazionali e il loro relativo mantenimento. In ogni caso solamente 6% del fondo sarebbe investito in progetti di agglomerato. Questi progetti non verrebbero rimessi in causa nemmeno in caso di non accettazione del FOSTRA: rifiutiamo di accettare il metodo del bastone e della carota. Anche alla luce della drammatica situazione di inquinamento dell’aria che stiamo vivendo nel Mendrisiotto, dovremmo concepire la mobilità del futuro in una visione moderna e nuova, non semplicemente applicando le soluzioni del passato. La Svizzera deve investire nel miglioramento dell’infrastruttura, non nel suo aumento. Già oggi il 30% della superficie costruita nel nostro paese è costituita da strade. Rifiutiamo questo progetto ingannevole e continuiamo a lavorare in maniera seria e costruttiva per dei progetti di agglomerato equilibrati e per una mobilità veramente sostenibile.Jessica Bottinelli, co-coordinatrice dei Verdi del Ticino
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