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27.02.2017 - 17:070
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Governo, non sarebbe stato più razionale che l'ATTE comprasse l'Infocentro?

di Gina La Mantia, Franco Celio, Daniela Pugno Ghirlanda

InterrogazioneAlpTransit Gottardo SA è disposta a cedere al Cantone l’Infocentro con relativo terreno annesso per 100'000 franchi; possiamo affermare prezzo simbolico o per lo meno politico considerato che si tratta di un edificio di poco più di 10 anni con una superficie utile totale di quasi 1'000 metri quadrati, realizzata su due piani. Fra gli interessati vi era la Polizia cantonale (sede regionale) ed i servizi dedicati agli anziani, ATTE Biasca e Valli in particolare. Possiamo ritenere che la Polizia abbia dovuto rinunciare siccome da tempo la sede concordata (Cantone-Comune) doveva essere ubicata a Biasca. Per i servizi dedicati agli anziani sorprende la decisione dell’ATTE, considerato l’interesse manifestato dalla dirigenza e dagli operatori dell’associazione e considerato che all’attuale sede fanno capo persone della Bassa Leventina, Bassa Blenio e parte della Riviera, che come la maggior parte degli utenti anziani di Biasca non raggiungono autonomamente il centro diurno, ma devono essere accompagnati. In tal senso l’Infocentro di Pollegio è centrale rispetto alla potenziale utenza né più né meno di una sede a Biasca. Considerato che un investimento di 100'000 per l’acquisizione comporta ai tassi attuali interessi per 1'000 franchi l’anno e se prevediamo un ammortamento del 5% altri 5'000 franchi abbiamo un onere annuo di 6'000 franchi per una superficie utile di quasi 1'000 metri quadrati: 6 franchi al metro quadrato l’anno! Ritenuto che l’ATTE, come altre potenziali associazioni che si occupano degli anziani e che potevano trovare sede con l’ATTE stessa presso l’Infocentro di Pollegio, creando un vero centro di servizi a favore della popolazione anziana della regione, è sostenuta finanziariamente dal Cantone, formuliamo le seguenti al Lodevole Consiglio di Stato: • Corrisponde al vero che in alternativa l’ATTE Biasca e Valli intende insediarsi in uno stabile privato a Biasca tutt’altro che di recente costruzione, occupando il secondo e il terzo piano con i disagi che possiamo facilmente immaginare per l’utenza? Anche Tre Valli Soccorso e la Polizia, questa sembra transitoriamente, occuperanno edifici privati? • Corrisponde al vero che o per l’affitto di una superfice pari al piano terreno dell’Infocentro (circa 400 metri quadrati) verranno riconosciuti le cifre convenzionali di 160/170 franchi al metro quadrato e cioè quasi 70'000 franchi all’anno? o al locatore verranno pure riconosciuti gli investimenti necessari per la sistemazione dei vecchi locali? • Non ritiene il Consiglio di Stato che sarebbe più razionale, sia per i servizi a favore degli anziani, sia per le finanze del Cantone, acquisire l’Infocentro? • Non ritiene il Consiglio di Stato che acquisire un edificio unico, come l’Infocentro, sia una dimostrazione di sensibilità nei confronti di una regione periferica come quella delle Tre Valli? • Non intende il Consiglio di Stato rivedere la sua decisione, questo anche per confutare tutte le possibili illazioni sul perché si favorisca un privato piuttosto che approfittare dell’interessantissima offerta di AlpTransit? Gina La Mantia, Franco Celio, Daniela Pugno Ghirlanda
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