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07.03.2017 - 16:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

Droga a Locarno fra i giovanissimi, situazione sotto controllo?

di Alessandro Spano e Mauro Silacci

È fresca di stampa la notizia dell’operazione antidroga che ha coinvolto il Ministero pubblico, la Magistratura dei minorenni e la Polizia della nostra Città. A titolo introduttivo, l’importante inchiesta ha coinvolto e denunciato per violazione della Legge federale sugli stupefacenti, 29 minorenni e 12 maggiorenni. Durante l’indagine si è potuto stabilire che un gruppo era formato da minorenni (per la maggior parte allievi scuola media), mentre il secondo gruppo era composto da minorenni e giovani adulti. Le autorità giudiziarie hanno comunicato che, sull’arco di un anno circa, sono stati spacciati circa 1 chilogrammo di canapa, 400 grammi di hashish e circa una decina di grammi di droghe sintetiche. In prima battuta ci sentiamo di dover fare i complimenti ai nostri agenti che, in stretta collaborazione con il Ministero pubblico e la Magistratura dei minorenni, hanno portato a termine un’operazione alquanto delicata visto il coinvolgimento di parecchi minorenni, di cui diversi sono allievi presso la scuola media. Questa operazione dimostra senz’altro che il Servizio Anti Droga ha le competenze necessarie per far fronte a questi fenomeni e che la qualità dei nostri agenti è elevata. Fatte queste premesse, non possiamo tuttavia rimanere indifferenti a fronte della dimensione del problema e dei numeri. A nostra memoria, non è mai capitata a Locarno un’operazione che coinvolgesse così tanti minorenni e giovani adulti. Questa notizia, inusuale, ci dà l’occasione per esprimere la nostra preoccupazione per il numero di minorenni implicati e merita tutta l’attenzione da parte dell’autorità politica comunale per cercare di porre rimedio alla radice del problema. Nell’ottica di politica delle dipendenze, la prevenzione (congiuntamente a terapia, riduzione dei danni e repressione) fa parte del “modello dei quattro pilastri”. Essa gioca un ruolo molto importante nel dissuadere le persone dal consumo di sostanze che generano dipendenza, nel prevenire problemi per l’individuo e per la comunità e nel prevenire il passaggio dal consumo all’abuso e alla dipendenza. In tal senso, investire su questo tipo di misura, quale la prevenzione, può essere una soluzione alla brutta piega che sta prendendo la nostra società al riguardo del consumo di stupefacenti. Riferendoci quindi ai fatti accaduti nella nostra Città, crediamo che agire tempestivamente a livello informativo e preventivo già nei primi anni dell’adolescenza può influire molto nell’ottica di promozione della salute e responsabilizzazione individuale, modificando certi aspetti nelle culture dei gruppi sociali (in questo caso quelle giovanili), a beneficio sia del singolo che di tutta la popolazione. Si ricorda inoltre, a titolo informativo, che il diritto penale minorile è basato sul principio della prevenzione e della rieducazione e che è sempre pendente presso il Gran Consiglio l’iniziativa popolare dei giovani PLRT «Le pacche sulle spalle non bastano» per la realizzazione di un centro di contenimento, detenzione preventiva ed esecuzione pene e misure per adolescenti in difficoltà (Centro Educativo Chiuso per Minorenni - CECM). Con la nostra interrogazione vogliamo quindi capire se la situazione sia sotto controllo o se il fenomeno è in costante evoluzione. Per i motivi sopra esposti, chiediamo quindi al Lodevole Municipio: 1. Qual è la fotografia che il Municipio può fare sullo spaccio di droga nella Città di Locarno? Il fenomeno coinvolge omogeneamente tutta la Regione o si concentra nella Città a causa della sua centralità? 2. Le scuole e le zone a rischio sono già pattugliate sufficientemente o si possono incrementare gli sforzi? 3. È ipotizzabile l’introduzione di sistemi di videosorveglianza nelle zone adiacenti le scuole? Le basi legali attualmente in vigore permettono al Municipio di compiere tale sforzo? 4. Ci sono sedi scolastiche più a rischio di altre per lo spaccio di droga? Se si, i direttori, i docenti e soprattutto le famiglie sono state sensibilizzate? 5. Quali misure ha intrapreso il Municipio (tramite la Polizia Comunale e i servizi interessati) con le scuole per prevenire questo fenomeno e quali intende intraprendere a livello generale per incrementare gli sforzi nella prevenzione e nella repressione dello spaccio di droga tra minorenni? 6. Il Municipio ritiene che il Servizio Anti Droga della Polizia comunale vada potenziato? Se sì, sono già stati intrapresi i passi necessari? È ipotizzabile il coinvolgimento dei Comuni limitrofi nel potenziamento del SAD? Come funziona la collaborazione con le altre polizie comunali? Il Municipio ritiene che vada migliorata? 7. Come si inserisce il ruolo dell’Ufficio dell’Operatore Sociale nella prevenzione del fenomeno del disagio giovanile in generale ed in particolare dello spaccio di sostanze stupefacenti? Quali progetti di prevenzione e di aiuto in ambito di stupefacenti sono stati intrapresi dal 2010 ad oggi? Specificare, se del caso, per tipo di progetto, l’efficacia e i risultati ottenuti.Alessandro Spano e Mauro Silacci
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