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Elezioni 2019
25.10.2019 - 14:050
Aggiornamento: 16:30

Marchesi replica a Caprara: "Promuovere Merlini squalificando Chiesa è poco elegante e ridicolo"

"Tu e il tuo partito siete assolutamente nel panico", osserva il presidente UDC. "Blocher padre e figlia tengono certamente più al Ticino del loro candidato agli Stati Merlini, che da sempre vota contro la volontà espressa dai ticinesi nelle urne"

di Piero Marchesi*

Il Presidente PLR Bixio Caprara e il suo partito sono talmente presi dal panico di perdere il seggio agli Stati che, per cercare di imporre il loro candidato ai ticinesi usano qualsiasi mezzo. Anche la denigrazione dell’avversario.

Che Marco Chiesa piaccia ai ticinesi è evidente - ancora di più dopo l’impressionante risultato ottenuto al primo turno - ma che si cerchi di promuovere Merlini cercando di squalificare l’avversario, oltre a essere poco elegante è pure ridicolo.

Caprara afferma che Chiesa una volta eletto dovrebbe rispondere ai diktat del “Team Blocher che del Ticino se n’è sempre fatto un baffo”. Blocher padre e figlia tengono certamente più al Ticino del loro candidato agli Stati Merlini, che da sempre vota contro la volontà espressa dai ticinesi nelle urne.

Marco Chiesa è contrario a un ulteriore avvicinamento all’UE, è contrario all’accordo quadro e al contributo di coesione di 1,3 miliardi all’UE e vuole tornare a gestire l’immigrazione con tetti massimi, contingenti e preferenza indigena. Marco vuole disdire la libera circolazione, come la maggioranza dei ticinesi. Invece Merlini e il PLR votano sempre contro la volontà dei ticinesi, come avvenuto con la mancata applicazione dell’iniziativa Stop all’immigrazione di massa, o con la direttiva sulle armi fortemente voluta da Merlini ma sonoramente bocciata dai ticinesi alle urne.

Chi risponde ai poteri forti sono Merlini e il PLR, non l’UDC e Chiesa. Il PLR da tempo è ostaggio delle multinazionali che insistentemente pretendono la firma dell’Accordo quadro con l’UE, così da abbattere qualsiasi barriera all’export e di conseguenza pure quelle per l’immigrazione che, grazie a loro diverrà ancora più scellerata e fuori controllo. Per questo le multinazionali fanno pressioni sul PLR, certamente non sull’UDC che è risaputo non essere disposta a fare compromessi che danneggerebbero i cittadini. Forse questo spiegherà al distratto Caprara chi realmente risponde ai poteri forti.

Caprara e Merlini hanno recentemente dichiarato che un seggio agli Stati spetterebbe al PLR, come se il posto fosse riservato a titolo nobiliare o ereditario. Il tutto in barba a quanto vogliono i ticinesi e che in parte hanno già espresso al primo turno.

Il patetico attacco di Caprara a Chiesa è la dimostrazione che è in preda al panico e che forse, il suo candidato è meno forte di quello che pensava.

Lasciamo Chiesa, Merlini e gli altri due candidati dibattere sui temi, i ticinesi il prossimo 17 novembre sceglieranno i due preferiti. Caprara metta però in conto che questa volta, dopo tanti anni di ticket PLR – PPD, i ticinesi potrebbero optare per un vero rappresentante dei ticinesi agli Stati, quella maggioranza che spesso vota diversamente da quanto auspicano Merlini e Caprara, che anch’essa sarebbe legittimata ad avere un seggio alla Camera alta.

Una camomilla potrebbe infine giovare alla salute e ai nervi del Presidente PLR ticinese.

*presidente UDC

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