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22.04.2016 - 08:000
Aggiornamento: 19.06.2018 - 15:43

La rinascita del Bellinzona. «I tifosi si stanno riavvicinando. Investitori? Nessun Giulini bis...»

Il presidente dei granata Paolo Righetti fa il punto sulla promozione quasi ottenuta. «Vorrei tenere Patelli., la forza è il gruppo. Ogni mese arrivano sponsor nuovi».

BELLINZONA - Una rinascita: dal fallimento alla (quasi) seconda promozione. Battendo l'Ibach seconda della classe il Bellinzona vola a più 10, può considerarsi promossa? A che cosa punta nel futuro? Lo abbiamo chiesto al presidente Paolo Righetti.Quanto peserà la vittoria con l'Ibach ai fini del campionato?«Sicuramente essendo uno scontro diretto è una vittoria che vale doppio, portandoci ad avere un vantaggio considerevole. Non siamo però assolutamente già promossi. Non voglio fare retorica, ma siamo convinti che la promozione va guadagnata e che le prossime partite vanno affrontate con la stessa determinazione, proprio per dare agli altri il messaggio chiaro che vogliamo vincere. Nella storia abbiamo visto recuperi anche di 14 punti. C'è il rischio che la squadra dia il risultato per acquisito e si rilassi, il compito dello staff tecnico è di tenere alta la tensione».Come società come vivete questo periodo? La seconda promozione era l'obiettivo stagionale?«Siamo contenti, comincia a funzionare tutto nonostante sia stata dura mettere in modo il meccanismo, ci sono volute ore e ore, giorni e settimane di lavoro e si vedono i frutti di tutto il lavoro. È un momento felice e positivo. Sembra facile, si pensa che il Bellinzona abbia i pozzi di petrolio, ma purtroppo non è così e si fatica a trovare soldi, non era un'impresa semplice come tanti credono. Siamo partiti non conoscendo il campionato, eravamo però consci che con la rosa a disposizione potevamo fare un torneo di vertice. Non si pensava di avere 10 punti di vantaggio a questo punto». E Bellinzona come vede la vostra rinascita?«Credo che i tifosi, anche quelli scettici, si stanno riavvicinando. A Ibach si sono viste facce che non notavamo da un po', appezzano quello che stiamo facendo. Vero è che la batosta del fallimento ha smorzato l'entusiasmo in molte persone, tante sono rimaste attaccate ai colori e ci hanno dato la forza per continuare. Non è facile seguire una nuova società ma i nostri tifosi si sono dimostrati fantastici, seguendoci anche in trasferta.Le vittorie hanno certamente aiutato in questo...«Quando siamo partiti abbiamo messo come priorità di fare una o due promozioni, perché eravamo convinti che se fossimo rimasti troppo tempo in categorie come la Seconda Lega Regionale ci sarebbe voluto più tempo a far riavvicinare la gente. Con la promozione immediata e il campionato attuale è stato più semplice».Non c'è due senza tre, si punterà a una nuova promozione l'anno prossimo?«Bisogna fare un consuntivo a fine stagione, vorremmo un campionato di vertice pur essendo consci che la Prima Lega Classic non è facile. Saranno fondamentali la campagna abbonamenti e la raccolta degli sponsor, in base a quelle si deciderà dove mettere l'asticella. Tutti gli aiuti sono benvoluti, devo dire che ogni mese c'è qualche sponsor nuovo che arriva, siamo in crescita, e si spera che anche in futuro il sostegno aumenta e continui, è vitale per noi. Non viviamo grazie a un magnate ma a più persone che danno sponsorizzazioni o lavorano gratis, siamo convinti che stiamo costruendo qualcosa di bello e di sano e vogliamo farlo durare il più a lungo possibile. Gruppi interessati a entrare non ce ne sono stati, sappiamo che più saliamo più avremo gli occhi di potenziali investitori addosso, importante scegliere qualcuno di fidato e di locale».Niente Giulini bis, dunque... . Al nostro portale aveva detto di voler comprare una squadra di calcio minore.«Finché ci sarò io assolutamente sì. Una squadra per Giulini? Direi un bel no comment».Passando al lato tecnico, punterete ancora su Magnetti e Patelli?«Magnetti sta facendo un bel campionato ma senza il lavoro di tutta la squadra non avrebbe potuto fare miracoli, la forza sono il gruppo e il collettivo che fanno rendere tutti al massimo. Si è creato un gruppo che non era facile da immaginare 18 mesi fa, le vittorie certamente aiutano. Non penso si possa mettere in discussione Patelli, è arrivato in un momento difficilissimo, è una persona calma e equilibrata che mi piace molto: l'ho scelto e vorrei andare avanti con lui. Se la promozione dovesse arrivare prima della fine avremo più tempo, e uno degli obiettivi che abbiamo è lavorare dietro le quinte, pensando a un'amministrazione che c'è solo a livello amatoriale. Vogliamo introdurre qualche persona professionale nell'extra calcio, visto il grande seguito ai nostri tifosi un servizio del genere serva».
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