CHIASSO- Enzo Iacchetti vorrà cellulari spenti, sabato a Chiasso. È pronto a raccontare i retroscena della sua carriera, ma non vuole essere ripreso: “Perché altrimenti non potrò dire la verità. Racconterò di tutto e di più e se ci saranno telefonini accesi non posso prendermi il rischio di beccarmi delle denunce o querele (ride ndr). Si chiama ‘Intervista confidenziale’ per un motivo...”.ha detto a liberatv.ch.
Che non ha potuto non chiedergli un’opinione sui discussi servizi di Striscia in Ticino: “Secondo me non era nemmeno il caso di creare delle polemiche. Il pubblico ticinese ha sempre avuto un ottimo senso dell’umorismo. Quando Striscia fa dei servizi e la risposta è “incazzosa”, allora non passa più l’ironia. Io credo che la parte intelligente della Svizzera e del Ticino non sia rimasta offesa”, ha affermato.
Infine sull’Italia non le ha mandate a dire. “Come vuole che stia. Vive così dal dopo guerra. I governi cadono, crescono, ricadono e ricrescono, ma alla fine chi lo prende sempre in quel posto sono sempre e solo i poveracci...”.