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03.08.2016 - 18:320
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il destino dell'umanità affidato a una ragazzina. Benvenuti al Pardo!

The Girl with All the Gifts aprirà questa sera la 69esima edizione del Festival del Film di Locarno. In prima mondiale, un film di zombie ma non solo...

LOCARNO - Un film sugli zombie per cominciare, un modo un po' inedito. Un film di paura, ha spiegato Chatrian, che deve diventare positiva. In Piazza Grande questa sera il Festival del film si aprirà con "The Girl with All the Gifts", tratto da un romanzo di Carey. Che tipo di pubblico vuole attrarre? I giovani, risponde subito il direttore artistico. La pellicola si inserisce nel filone horror, una categoria in cui innovare non è facile. Il regista, McCarthy, potrebbe esserci riuscito, scegliendo una ragazzina come protagonista. Una persona normale, ma non in fuga, diversamente dai bambini che grazie a mille espedienti di solito sono gli unici sopravvissuti a un mondo completamente invaso da creature non umane. L'ambientazione è in un futuro prossimo, non si sa quanto vicino. La popolazione umana è stata dimezzata, colpita da un virus che trasforma le persone in zombie assetati. Una generazione pare essersi salvata: se la prima contagiata perde completamente le facoltà mentali, quella dei figli no, a patto che non si avvicinino troppo al profumo umano. Fra loro vi è la protagonista, la dodicenne Melanie, rappresentata da Sennia Nenaua. Ha un quoziente intellettivo superiore alla media, ed è stata risparmiata dal virus. Si lega affettivamente a una studiosa che sta esaminando il fenomeno. Il modo in cui lo fa ha un tocco cruento, con ragazzini legati sulle sedie a rotelle, minacciati dalla pistola del Sergente Parks e pronti alla dissezione, pur di salvare l'umanità. Come in ogni film che si rispetti, vi è l'attacco zombie. A essere presa di mira sarà la base dove fra gli altri si riparano Melanie, l’insegnante, il Dottor Caldwell e il Sergente Parks, poco prima che la protagonista diventi la prossima vittima della dissezione (nonostante la sua insegnante cerchi di impedirlo). I quattro, ovviamente, riusciranno con espedienti, in cui gli effetti speciali probabilmente giocheranno un ruolo importante, a fuggire, facendo capire alla ragazzina di avere sulle spalle il destino dell'intera umanità. I significati? Forse molti, forse nessuno, come in ogni film. Probabilmente, a prima vista (il film è anteprima mondiale, per cui chi sarà in Piazza Grande potrà meglio di chiunque altro raccontare questa pellicola, che nelle sale di tutto il mondo uscirà dopo l'estate, il 23 settembre in Gran Bretagna), il mondo minacciato da qualcosa che non si conosce. Questi Hunger, ovvero gli uomini contagiati dal virus sino a divenire morti viventi, potrebbero rappresentare l'umanità soggetta all'orrore del periodo storico e del cambiamento. Che a salvare il mondo debba essere una ragazzina, porta in una direzione: l'importanza dei giovani nel futuro del mondo. Una dodicenne, intelligente, è Melanie. Saprà utilizzare la propria intelligenza? Interessante sarà capire il ruolo del sergente Parks e della scienziata, da carnefici (erano loro a volere la dissezione) a... Non si sa, ma si può immaginare che ci sia un'evoluzione e un riscatto. Ad ogni modo, poche ore e se ne saprà di più. "The Girl with All the Gifts" aspetta i cineasti, e che il Pardo abbia inizio!
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