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Cronaca
06.03.2017 - 10:000
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Mi sfratti? E io brucio la casa... Ecco cosa c'è dietro l'incendio di Solduno

Il 56enne svizzero finito in manette per il rogo della palazzina in via Franzoni avrebbe parzialmente ammesso i fatti. Nel suo appartamento sono stati trovati un beccuccio e una tanica di benzina

SOLDUNO - Ha destato certamente sorpresa il fatto che a finire in manette per il rogo di una palazzina in via Franzoni a Solduno, avvenuto giovedì, sia stato un inquilino. Un incendio doloso, a causa del quale una quarantina di inquilini sono stati evacuati e di questi una quindicina sono stati visitati dai sanitari che per tre di loro hanno deciso il ricovero in ospedale per ulteriori controlli a causa di sintomi di leggera intossicazione. Secondo le prime testimonianze, le fiamme, domate dai soccorritori, erano divampate dal locale caldaia, precedute da un'esplosione. Stando a tio.ch, l'uomo arrestato, un 56enne svizzero, ha parzialmente ammesso i fatti. A scatenare la sua rabbia sarebbe stato uno sfratto, che sarebbe divenuto esecutivo a breve. Nel suo appartamento sarebbero stati trovati un beccuccio e una tanica di benzina, con cui ha dato fuoco all'intero stabile, che è tutt'ora inagibile. I vicini sarebbero ancora ospitati in un hotel.
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