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Cronaca
07.06.2017 - 12:020
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Il grido d'allarme di una giovane ticinese. "Sette anni a cercar lavoro... mi sento una rotellina che non serve a nulla nella società"

Laureata all'USI sette anni fa, "con tanti sogni. Ma ho trovato solo stage sottopagati o contratti a termine. Poi la disoccupazione e l'assistenza, e quel colloquio per un imprenditore che voleva una escort..."

LUGANO – L’USI è stata certamente un passo avanti per i giovani ticinesi, che hanno la possibilità di laurearsi vicino a casa, oltre a quella, per il Ticino, di attrarre studenti da altri paesi, un bene per la dinamicità del Cantone e per l’economica. L’Università in questi anni è sempre cresciuta, e non smette di farlo, basti pensare che ieri sono stati presentati quattro nuovi percorsi di master.

Le cifre parlano di un’ottima percentuale di giovani che, dopo una formazione all’USI, sia essa bachelor o master, riescono a inserirsi con relativa facilità nel mondo del lavoro. Dati rallegranti, ma purtroppo non per tutti è così.

Sette anni fa, una lettrice di TicinoLibero si laureava in scienze della comunicazione, prima di perfezionarsi in inglese, raggiungendo il livello C2. Una data importante, certamente, degna di entrare nell’album dei ricordi, ma che, sette anni dopo, l’ha portata a un’amara riflessione, che riportiamo:

Piccola riflessione amara: mi sono laureata quasi 7 anni fa, piena di sogni ed ambizioni. In 7 anni però ho ottenuto solo stage sottopagati (e illegali), contratti a termine, lavorucchi al 50%, contratti di pochi mesi.

Poi la disoccupazione e poi...

Adesso l'assistenza. Ho calcolato che nell'anno di disoccupazione ho mandato 340 candidature. Circa il 20% hanno ricevuto una risposta (sempre negativa); le altre sono cadute nel vuoto. Ho avuto un colloquio, per un imprenditore che cercava una escort.

Io non ho più voglia.

Avevo le mie aspirazioni, molto chiare. I miei sogni, molto chiari. Ben presto ho capito che avrei dovuto rinunciare a tutto questo per campare. Poi, ho capito che avrei dovuto accettare qualsiasi compromesso per campare.

Adesso non campo più.

Adesso ho la sensazione di essere una rotellina che non serve a nulla nella società.

Nessuno ha bisogno di me, o apprezza ciò che sono, ciò che potrei fare. Sono un numero. Come tale, sono rimpiazzabile. Sono un replicante, siamo tutti replicanti, le mie capacità e le mie particolarità sono sempre irrilevanti. Mai prese in considerazione.

Sono stanca.

Sono molto stanca".
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