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Cronaca
12.09.2017 - 12:030
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Finse di ospitare due stranieri, apparentemente provenienti dalla Norvegia, e che in realtà arrivavano dai Balcani, per fare un favore a un vecchio amico. Prima condanna nel caso permessi

Il caso scoppiò qualche mese fa, la mente è il titolare di un'azienda di Bellinzona chiamata Aliu Big Team. Il 28enne condannato è un amico di infanzia, mentre la seconda imputata, prosciolta perchè manca il corpo del reato, era una collega del fratello

BELLINZONA - Scoppiato più o meno nello stesso periodo del caso Argo 1, quello dei permessi falsi aveva agitato la scena politica ticinese, dato che in esso erano coinvolte persone che lavoravano per alcuni dipartimenti. L'inchiesta si era allargata a macchia d'olio, con la scoperta di ruoli sempre nuovi di altra gente, tutti pù o meno legati, per un motivo o l'altro, al titolare della ditta Aliu Big Team Sagl di Bellinzona, la mente del raggiro.

Ora sono arrivate le prime due condanne, ai danni di un 29enne che lavorava al DFE e di una infermiera 59enne. Per lui, 4'200 franchi sospesi con la condizionale, come richiesto nel decreto d'accusa, per lei assoluzione perché mancava il corpo del reato: esisteva solo una dichiarazione con la sua firma falsificata, mentre un'altra dichiarazione, questa volta falsificata dalla donna, non compare agli atti. E quando le giungevano lettere indirizzate a stranieri che dovevano, secondo quanto indicato nei permessi falsi, resiedere presso di lei, le ha sempre respinte. 

La 59enne era collegata alla rete poiché aveva lavorato assieme al fratello del titolare della Aliu Big Team, anch'egli infermiere.

Il 28enne, condannato e che probabilmente ricorrerà in appello, è invece un amico di infanzia dello stesso titolare della ditta. Lui e la donna avrebbero sottoscritto una fittizia dichiarazione di residenza presso l'abitazione del 28enne per due uomini (segnalati loro come provenienti dalla Norvegia, in realtà arrivavano dal Balcani) per facilitare l'ottenimento del permesso B. I fogli, prestampati, senza date e senza luogo, erano stati sottoposti ai due dall'infermiere fratello della mente di tutta la rete. I due uomini erano stati fatti entrare illegalmente in Svizzera, e indovinate da chi? Estato, dal titolare della Aliu Big Team. Un mosaico complesso, che a volte appare quello di un romanzo giallo

C'è da dire che il 28enne, perfettamente inserito nel suo ruolo, ritirava la posta indirizzata ai due uomini, e si era detto disposto a ospitarli sul serio per tutto il tempo necessario. Cosa ci guadagnava? A quanto pare nulla, semplicemente faceva un favore al vecchio amico.
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