Ay e quel dibattito con Cassis sulla Corea del Nord. "Politicamente abile aver fatto riferimento alla Luxemburg dopo una campagna col sostegno dell'UDC. Non sposterà gli equilibri in senso sociale ma..."

di Massimiliano Ay*

Non ho voluto commentare subito l'elezione di Ignazio Cassis in Consiglio Federale, perché certa retorica conformista che ho sentito era stucchevole. Ci tengo però, a qualche ora di distanza, a esprimere alcuni concetti.

Noi comunisti badiamo ai programmi politici prima che all'origine cantonale e alla lingua: come è chiaro a tutti abbiamo opinioni politiche evidentemente molto diverse rispetto a quelle del nuovo ministro e rappresentiamo interessi di classe contrapposti; tuttavia ho conosciuto un Ignazio Cassis alla mano, aperto al dialogo e disponibile a partecipare anche a un dibattito organizzato da un Partito minoritario come quello comunista, per di più su un tema ostico come la Corea del Nord: non è da tutti, va riconosciuto e apprezzato (e posta una foto dell'archivio di TicinoLibero).

Ho trovato poi abile politicamente l'aver fatto riferimento a una marxista come Rosa Luxemburg nel proprio discorso di accettazione dopo una campagna elettorale fatta col supporto della destra, UDC in particolare.

Non mi illudo certo che colui che ha rappresentato la lobby delle casse malati possa spostare gli equilibri governativi in senso sociale come sarebbe invece necessario, ma mi auguro perlomeno che al DFAE - sempre che questo sia effettivamente il suo dipartimento - vi possa essere una sensibilità di minore subalternità nei confronti dell'UE, una maggiore apertura ai paesi emergenti e un più grande rispetto della nostra neutralità.

*segretario politico e deputato PC