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Cronaca
31.12.2017 - 09:300
Aggiornamento: 21.06.2018 - 14:17

Crotta, la dipendente Manor licenziata, una profezia, l'addio a Stuppia e tante storie comuni. Il 2017 di TicinoLibero, il giornalismo che... ci piace

Ripercorriamo l'anno con un'occhiata agli articoli più letti di un periodo di enorme crescita per il nostro sito. La politica è sempre presente, però avete scelto molti nostri scoop legati a persone comuni, il che ci rende orgogliosi: dal Blue Whale alla storia di Buddy, il sogno è quello di un mondo migliore

BELLINZONA – Un altro anno sta per chiudersi: positivo, negativo, neutro? Come sempre, gli avvenimenti sono stati tanti, per rimanere in tema ticinese (anche se ogni lettore ricorderà certamente una data o un evento personale ben più di quelli pubblici…) si può pensare ad Argo 1, ai permessi falsi, all’omicidio di Brissago, al caso dell’eritrea gettata dal balcone, alla morte di un uomo fuori dalla discoteca di Gordola, all’elezione di Cassis, all’incidente di Sigirino, al caso Crotta e alla violenza nei locali notturni, tanto per citarne alcuni. Molto fa presagire che il 2018 sarà caratterizzato da No Billag, almeno per i primi mesi, e se passasse il sì, anche per quelli successivi.

Ma cosa ha interessato in particolare i lettori di TicinoLibero? Spesso, storie, quelle che ciascun giornalista ama raccontare. Storie di gente comune, che parlando di sé scoperchiano problemi che stanno vivendo in molti, basti pensare alla dipendente Manor licenziata.

Per rinfrescare la memoria, abbiamo voluto fare un rewind del 2017 attraverso gli articoli su cui più avete cliccato.

Il record annuale di letture spetta all’intervista esclusiva che ci rilasciò Enzo Crotta dopo che Patti Chiari aveva svelato una serie di irregolarità, sia a livello igienico che finanziario, all’interno della sua ditta. Segue la storia di una donna licenziata da Manor da un direttore frontaliere, che scoperchia il vaso di Pandora, con testimonianze che ci sono arrivate a catena. E poi, una profezia sulla terza guerra mondiale…

A gennaio trionfa la solidarietà verso l’Abruzzo coperto di neve: appunto, persone comuni che si muovono in nome della solidarietà, una storia che ha fatto bene al cuore.
A febbraio, ecco balzare in cima alle cronache la brutta vignetta di una pagina Facebook dove si faceva dire a Beltraminelli che si sarebbe “beltras-----o” la figlia di Gobbi, decisamente di pessimo gusto. Poi, una polemica di Natalia Ferrara contro i leghisti e quella di un abitante di Bellinzona contro il Carnevale: nazionalità e feste popolari, due argomenti da sempre oggetto di dibattito.

Arriva marzo e scoppia il caso Argo, però i click maggiori li raccoglie la storia di uno degli aggressori di Damiano Tamagni, il ragazzo ucciso al Carnevale di Locarno qualche anno fa, il cui ricordo è ancora vivo in molti ticinesi, assunto all’EOC. Le parole piene di umanità e civiltà del papà, favorevole a una seconda occasione, rappresentano un altro pezzo da leggere, in un mondo dove rabbia e vendetta hanno troppo spesso la meglio.

Curioso ad aprile, e alzi la mano chi dice di non credere al soprannaturale … Praticamente tutti lo faranno, però in molti avete cliccato sul racconto di una profezia che sembrerebbe pronosticare la terza guerra mondiale e un'apocalisse nucleare. Molto seguita anche l’opinione su Trump e i fatti mondiali di un oppositore di Hassad, segno che il Ticino non è sempre caput mundi, ed anche i fatti, incredibili, legati alla tragedia di Gordola, dove un uomo perse la vita dopo una serata in discoteca perché colpito da un ragazzo che in realtà non ce l’aveva nemmeno con lui.

Maggio è il mese, appunto, di Crotta, con anche la richiesta di Aleardo Zaccheo di confronto con Mammone. E il mondo trema per il Blue Whale, il gioco della balena che porta i ragazzi al suicidio: la sconvolgente testimonianza di una ragazzina ticinese, che fortunatamente ha capito in fretta che stava facendo qualcosa di negativo, ha colpito molti.

A giugno, avevamo risentito Crotta un mese dopo, e la vicenda è sempre rimasta agli onori della cronaca, assieme alla risposta di Mammone a Zaccheo. A vincere la palma di notizia più letta è però l’annuncio della Regione Lombardia di collegare Malpensa al Ticino tramite la linea di Varese e non passando da Lugano, tema che aveva suscitato polemiche e botta e risposta tra Ticino e Lombardia, che poi avevano chiarito il tutto. Molto cliccato anche un pezzo ispirato a una tesi della NZZ: una Svizzera, nel futuro, a 12 cantoni.

Anche il mese dopo, l’ipotesi, per alcuni suggestiva, di un’annessione della Lombardia al Ticino. Ma a dominare sono state le Maldive di Milano, ovvero la Valle Verzasca resa famosa da un blogger che creò un video divenuto virale. E una notte folle a Ponte Chiasso, con una donna ubriaca portata fuori da un locale, e lo scoop del video che riuscimmo ad avere si aggiudica però la palma di più letto.
Oltre alle Maldive, ad agosto a colpirvi furono due vicende paradossali. La prima il racconto di un cerotto trovato all’interno del sushi da una giovane in un ristorante italiano, la seconda quella di una lettrice che aveva contattato la Swisscom per disdire l’abbonamento dei genitori, sentendosi dire che il padre aveva acquistato l’anno prima un Iphone 6… peccato che l’uomo fosse deceduto da quattro anni e mezzo!

A settembre arriva una di quelle notizie che non si vorrebbero mai dare, ovvero la morte del celebre macellaio Andrea Stuppia. La commovente lettera rivoltagli dall’amico Marco Bazzi e il ringraziamento dello staff sono stati fra i pezzi più letti, con un velo di tristezza che ha colto molti. Cliccatissima anche la storia del giovane che bypassò i divieti regalando ai tifosi il derby fra Lugano e Ambrì su Facebook, dopo che la RSI non era riuscita ad avere i diritti da UPC (i successivi li ha trasmessi TeleTicino), oltre all’indignazione per il post sula civica del docente di Barbengo.

Ottobre è dedicato a temi che toccano la sfera italo-ticinese. A dominare è la lettera di un giovane italiano che era venuto da noi convinto di trovare l’Eldorado e invece si è visto confrontato con difficoltà inaspettate, poi arriva la bizzarra richiesta di indipendenza di Napoli, sulla scia di quella catalana. Una voglia che si era diffusa in diverse regioni, comprese alcune province piemontesi che volevano annettersi alla Lombardia.

A novembre arriva la storia della dipendente licenziata da Manor, e la serie di articoli di approfondimento. Ma anche la frase shock su Tamagni da parte di un frontaliere per questione calcistiche, che ha scatenato un’indignazione senza pari.

Nell’ultimo mese, la chiusura del Vanilla dopo l’ennesimo episodio di cronaca è la notizia più cliccata. Segue l’incredibile vicenda medica di una madre a cui il ginecologo non aveva detto che il figlio sarebbe nato senza un piedino e una manina, e si è fatta molto leggere anche quella di Buddy, il border collie abbandonato in un cassonetto dall’ex marito della padrona, sotto effetto di sostanze stupefacenti.

Insomma, le polemiche politiche, i botta e risposta, i dibattiti, sono sempre presenti nelle top, ma a colpire, appunto, sono le storie, e gli scoop che la nostra redazione è riuscita a sottoporvi, temi un po’ diversi da quelli che tutti trattano: la nostra filosofia e il nostro orgoglio. E ovviamente anche per chi scrive i pezzi non sono tutti uguali. Nonostante il bisogno di imparzialità, non si può negare che la storia della ragazzina coinvolta nel Blue Whale, le interviste ai parenti di alcune persone scomparse, la gratitudine della dipendente Manor che si è sentita ascoltata, la vicenda di Buddy, la morte di Stuppia hanno lasciato quel misto di nodo in gola ed emozione, per un giornalismo vicino alla gente, che vuol credere di poter raccontare storie per creare un mondo migliore.

Paola Bernasconi
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